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Quattro banche ai raggi X. Su chi scommettere ora?

A Piazza Affari i bancari restano sempre al centro dell'attenzione, anche in vista dell'appuntamento di fine mese quando saranno diffusi i risultati degli stress test della BCE (Toronto: BCE-PA.TO - notizie) .

L'andamento odierno dei bancari a Piazza Affari

Intanto quest'oggi si muovono in negativo Banca Monte Paschi e Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie) che scendono del 2,51% e dello 0,75%, seguiti da Banca Popolare di Milano (Milano: PMI.MI - notizie) che cede un frazionale 0,16%.
In rialzo dello 0,35% Banca Popolare dell'Emilia Romagna, mentre Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) e Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) si apprezzano dell'1%, preceduti da Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) e Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) che avanzano rispettivamente dell'1,63% e dell'1,98%.

Proprio in attesa dell'Eba che il prossimo 29 luglio renderà noto l'esito degli stress test sulle banche, gli analisti del Credit Suisse (Londra: 0QP5.L - notizie) hanno messo sotto i riflettori quattro big del settore bancario, realizzando una loro analisi di qualità degli asset.

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Intesa e Ubi Banca ben posizionate in vista degli stress test

La banca elvetica ha deciso di avviare la copertura su Intesa Sanpaolo con una raccomandazione "outperform" e un prezzo obiettivo a 2,5 euro. Il titolo tratta a premio rispetto ai competitors europei, ma questo è giustificato dalla robustezza del capitale, dalla struttura di bilancio e dalla migliore redditività.
A detta del Credit Suisse il titolo sembra scontare sui prezzi attuali il rischio di un taglio del dividendo per potenziali azioni di M&A o un'ulteriore partecipazione in un eventuale fondo di salvataggio.

L'aspetto più importante è che Intesa Sanpaolo è al sicuro, visto che gli stress test del Credit Suisse mostrano che la banca avrebbe un eccesso di capitale anche nel caso peggiore. Il gruppo può fare leva su un cuscinetto di sicurezza rilevante rispetto ai livelli richiesti dallo Srep e nell'ipotesi peggiore può essere tranquillo grazie al capitale solido, alla minore quantità di credito non performanti e agli elevati collaterali rispetto ai concorrenti.

Altrettanto positive le indicazioni per Ubi Banca, sul quale il Credit Suisse ha avviato la copertura con lo stesso rating "outperform" assegnato ad Intesa Sanpaolo, fissando un target price a 3,5 euro. Anche Ubi Banca avrebbe capitale in eccesso nel caso peggiore e il titolo scambia a sconto rispetto ai competitors, ma gli analisti credono che il solido bilancio e il capitale robusto richiederebbero un premio relativo. La view positiva su Ubi Banca si basa inoltre sulla convinzione che il gruppo possa raggiungere gli obiettivi del business plan.

Diverso il discorso per Unicredit e Bca MPS

Diverso il discorso per Unicredit che richiede maggiore cautela, tanto che la banca elvetica lo copre con una raccomandazione "neutral" e un fair value a 2,28 euro, con un potenziale di upside praticamente nullo rispetto ai prezzi correnti.
Gli analisti credono che Unicredit sconti almeno uno shortfall di capitale da 6 miliardi di euro, ma nel caso peggiore ipotizzato dal Credit Suisse la carenza di capitale sarebbe tra i 4 ei 9 miliardi di euro.

Due elementi necessari per la banca sono il rafforzamento del capitale e l'aumento della redditività, tenendo presente che il principale problema della redditività è l'elevato livello di crediti non performanti e le operazioni in Germania e in Austria.

Con riferimento alle opzioni strategiche per Unicredit, gli analisti parlano di un aumento di capitale, della cessione di asset core e non core e di un mix delle due.
Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) complesso sono necessarie per la banca azioni sul capitale per almeno 7,5 miliardi di euro, per favorire un aumento del Common Equity Tier 1 a livelli appropriati.

Infine, è negativo il giudizio su Banca Monte Paschi che a detta del Credit Suisse è destinato a sottoperformare il mercato, con un prezzo obiettivo a 0,29 euro.
In base agli stress test della banca elvetica, l'istituto senese nel peggiore dei casi potrebbe aver bisogno di capitale tra 600 milioni e 3,5 miliardi di euro, senza dimenticare che la banca potrebbe aver bisogno di aiuti di Stato.
L'idea è che i risultati degli stress test del 29 luglio pongono ulterior4i rischi per la posizione di capitale di Banca Monte Paschi.

Un potenziale shortfall superiore a 1 miliardo di euro potrebbe essere difficile da gestire senza l'applicazione delle regole relative al bail-in o in assenza di aiuti di Stato.
Il principale problema di Banca Monte Paschi è rappresentato dai crediti non performanti, tenendo presente che secondo il Credit Suisse il gruppo avrebbe bisogno di 2,7 miliardi di euro di capitale per rispettare gli obiettivi della BCE.

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