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"Questo virus è un affare": le mani della camorra sulle sanificazioni anti-Covid

(Photo by Antonio Masiello/Getty Images)
(Photo by Antonio Masiello/Getty Images)

"Questo coronavirus è stato proprio un buon affare". Così parlava al telefono, ignaro di essere intercettato dalla Guardia di Finanza di Rimini perché tra i soggetti già colpiti da sorveglianza speciale per camorra, il gestore di un'azienda operante nel settore delle sanificazioni anti Covid-19 tra Rimini e Pesaro che questa mattina è stata posta sotto sequestro preventivo dalle fiamme gialle.

Un intercettazione choc che ha portato al provvedimento eseguito al termine delle indagini denominate 'Dirty cleaning' del nucleo di Polizia economico finanziaria di Rimini, diretta dalla locale Procura, finalizzate al contrasto di intestazioni fittizie di beni e tentativi di infiltrazione della criminalità nell'economia legale della provincia romagnola. A far suonare il campanello d’allarme, e dunque i relativi controlli della Finanza sulla società, era stato il decollo nel fatturato col primo lockdown.

L’azienda, con sede a Pesaro ma intestata a un prestanome operante nel settore delle sanificazioni, è stata posta sotto sequestro preventivo da parte della Guardia di finanza di Rimini. Sotto sequestro la ditta con sede a Pesaro, quattro le persone indagate a vario titolo per intestazione fittizia (tra cui il gestore intercettato), diverse le perquisizioni a Pesaro, Rimini e anche Trento.

VIDEO - Un robot per la sanificazione: l’idea nata dal lockdown