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Quotazioni di Borsa Italiana, FTSE MIB, e Btp Italia dopo la “grazia” di S&P

Ecco le quotazioni di Borsa Italiana del 29 aprile 2019 dopo la pronuncia dell’agenzia di rating S&P;, che ha graziato l’Italia non declassando ulteriormente l’outlook.

Dopo il report dell’agenzia di global rating S&P, che di fatto ha graziato l’Italia evitando di ridurre la qualità del nostro debito sovrano a “spazzatura”, oggi è il momento di capire come reagiranno gli investitori.

Al momento le quotazioni di Borsa Italiana procedono bene, ma caute. Il FTSE MIB segna un +0,31% in apertura di giornata, con l’indice principale di Piazza Affari a quota 21.800,90.

I Btp Italia potrebbero perdere 10 punti

La scorsa settimana i Titoli di Stato italiani sono stati venduti in massa dai possessori prima che S&P emettesse il suo verdetto. Questa tattica è stata messa in atto anche per le precedenti valutazioni da parte di Moody’s e di Fitch.

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Gli investitori vendono nel timore di una analisi negativa, salvo poi ricomprare dopo la pubblicazione del report dell’agenzia di rating di turno.

Alcune analisi indicano che gli investitori torneranno presto a comprare Titoli di Stato italiana, e il test è molto vicino, infatti, martedì 30 aprile il Tesoro collocherà all’asta 6,5 miliardi di euro di titoli a lunga scadenza. Oggi 29 aprile è la data per presentare le prenotazioni da parte degli operatori autorizzati.

Spread Btp Italia – Bund a 10 anni: andamento lunedì 29 aprile

Il differenziale potrebbe scendere nei prossimi giorni di almeno 10 punti, il che sarebbe una buona notizia per il Tesoro, il quale si troverebbe a rifinanziare il debito italiano emettendo titoli con interessi minori.

Vediamo quindi l’andamento dello spread Btp Italia – Bund a 10 anni.

Alle ore 9.00 il Btp Italia si collocava a 255,3 punti base, ed ora è in discesa a 253,6 punti. Un dato che confermerebbe le analisi secondo cui i Titoli di stato italiani beneficeranno di un minore tasso di interesse.

Un dato che è buono per l’intero sistema economico italiano, mentre per gli investitori meno.

Declassamento dell’Italia rimandato a ottobre?

Il declassamento da parte di S&P della nostra economia potrebbe essere rimandato ad ottobre, quando la società di rating emetterà il nuovo report. Da non dimenticare che un mese prima, a settembre, sarà Moody’s ad esprimersi che non lo ha fatto a marzo, rimandando il giudizio a fine anno.

L’outlook dell’Italia potrebbe essere declassato ulteriormente se dovessero verificasi le seguenti condizioni nefaste:

  1. debito e deficit dovessero crescere oltre le previsioni stimate per il 2019 al 2,6%, ovvero al 131,7% del Prodotto interno lordo;

  2. il contesto di mercato dovesse deteriorarsi in modo significativo per le banche e per il Tesoro;

  3. il governo italiano dovesse adottare politiche economiche tali da indebolire ulteriormente e in modo permanente la crescita potenziale del paese.

Ma l’outlook dell’Italia può essere migliorato, se ad esempio le banche riusciranno a risanare i crediti deteriorati che pesano come una grossa zavorra sui bilanci. Ed aggiungiamo, anche se riusciranno a non farsi multare ancora da Antitrust e dagli Stati Uniti d’America come accaduto di recente.

I problemi dell’Italia

Seppure i problemi dell’Italia sono a tutti noti, qui un rapido riepilogo.

  1. Popolazione sempre più anziana, che spende ovviamente meno e risparmia di più.

  2. Mercato del lavoro rigido.

  3. Pressione fiscale sulle aziende alto.

  4. Investimenti bassi.

Fattori che indeboliscono il sistema economico italiano e lo rendono vulnerabile più di altri paesi europei.

Risparmio privato superiore al debito pubblico

C’è di positivo, ma non molto, che il risparmio dei privati è nettamente superiore al debito pubblico.

Significa che gli italiani hanno risorse economiche conservate a sufficienza per fare fronte agli imprevisti della vita, ma è anche un tesoro a cui il governo italiano potrebbe attingere con una patrimoniale in caso di necessità.

 

Le quotazioni di Borsa Italiana sono, al termine dell’articolo, ancora in territorio positivo.

This article was originally posted on FX Empire

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