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Il rally di Tokyo spinge le Borse UE. Milano debole

La nuova settimana è partita bene per le Borse asiatiche hanno guadagnato terreno, favorite anche dalla chiusura positiva di venerdì scorso a Wall Street. Lo Shanghai Composite e l'Hang Seng hanno terminato gli scambi in progresso rispettivamente dello 0,2% e dell'1,5%, dopo che l'inflazione ha registrato un'ulteriore frenata in Cina nel mese di giugno. Tanto basta per rafforzare l'attesa degli investitori per nuovi interventi del Governo a sostegno dell'economia.

Decisamente frizzante la seduta di Tokyo che dopo quattro giornate consecutive di ribassi, ha visto il Nikkei 225 mettere a segno un rally del 3,98%. Gli acquisti hanno trovato terreno fertile nella vittoria elettorale della coalizione guidata dal premier Shinzo Abe per il rinnovo della Camera Alta. Questo permetterà ad Abe di portare avanti le sue riforme economiche e on è da escludere che già in autunno possano arrivare nuovi sostegni all'economia.

La buona chiusura di venerdì scorso a Wall Street e il rally messo a segno dalla piazza azionaria giapponese regalano buonumore anche alle Borse europee che da subito si sono posizionate lungo la via dei guadagni. I listini del Vecchio Continente, pur avendo ritracciato dai massimi, si presentano tutti in positivo e vedono il Ftse100 in ascesa dello 0,67%, preceduto dal Cac40 e dal Dax30 che si apprezzano rispettivamente dello 0,87% e dell'1,22%.

Per oggi non sono previsti dati macro di rilievo in Europa, odve nel primo pomeriggio avrà inizio la riunione dell'Eurogruppo, per la prima volta a 19 membri dopo l'uscita della Gran Bretagna. In occasione del meeting si discuterà degli effetti della Brexit, ma anche della procedura per sanzionare Spagna e Portogallo.

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Non riesce a sintonizzarsi con l'andamento delle altre Borse europee Piazza Affari dove il Ftse Mib, dopo il rally di venerdì scorso, ha provato inizialmente a spingersi ancora in avanti, salvo poi cambiare rotta. Negli ultimi minuti l'indice delle blue chips si presenta poco sopra i 16.000 punti, con un calo dello 0,1%.

A provocare l'inversione di Piazza Affari è l'andamento delle banche che sono scivolate in negativo ad eccezione di Banca Monte Paschi che si conferma in rally del 5%.
Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) e Banca Popolare dell'Emilia Romagna lasciano sul parterre il 3,36% e il 3,2%, mentre Banca Popolare di Milano (Milano: PMI.MI - notizie) e Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) calano dell'1,9% e dell'1,23%, seguiti da Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie) e Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) che perdono lo 0,83% e lo 0,64%, diversamente da Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) che limita il ribasso allo 0,34%.

Contrastati i petroliferi che vedono ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) in rosso dello 0,9%, diversamente da Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) e Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) che avanzano rispettivamente dell'1,02% e del 2,63%.

Ben intonata STM che progredisce del 2%, mentre è più cauta Telecom Italia (Other OTC: TIAJF - notizie) che si accontenta di un lieve rialzo dello 0,62%.

Sul fronte macro Usa per oggi non si segnalano aggiornamenti di rilievo ed è previsto solo un discorso di Esther George, presidente della Fed di Kansas City.

Oggi prende il via la nuova stagione degli utili societari che sarà inaugurata come di consueto da Alcoa (NYSE: AA - notizie) . Il colosso dell'alluminio alzerà il velo sui conti del secondo trimestre dopo la chiusura di Wall Street e per non deludere le attese dovrà centrare l'obiettivo di un utile per azione pari a 0,1 dollari.

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