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Rame, Analisi Fondamentale Giornaliera – I metalli industriali pagano ancora la Trade War

I metalli industriali hanno iniziato la terza settimana di Settembre con ulteriori perdite a causa del timore che l’intensificarsi della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina danneggerebbe le prospettive di domanda dei maggiori consumatori.

Rame, nichel e zinco sono calati di almeno l’1,3% a Londra dopo che il presidente Donald Trump aveva incaricato gli assistenti di procedere con dazi per circa 200 miliardi di dollari in prodotti cinesi, nonostante il tentativo del segretario del Tesoro di riavviare i colloqui. Le perdite dell’alluminio sono venute a galla anche a causa del fatto che il Tesoro degli Stati Uniti ha attenuato l’impatto delle sanzioni sul fornitore russo United Co. Rusal .

I metalli sono stati sotto pressione per mesi mentre i sostenitori della guerra commerciale guidati dagli Stati Uniti temono che la resa dei conti possa far deragliare la forte crescita economica delle due maggiori economie del mondo. Un dollaro rialzista ha esercitato un’ulteriore pressione sugli acquirenti in Cina, rendendo più costoso l’importazione di prodotti industriali.

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“Come abbiamo notato per tutto l’anno, la migliore crescita del ciclo industriale è ormai alle spalle”, ha affermato Colin Hamilton, amministratore delegato per la ricerca sulle materie prime presso BMO Capital Markets Ltd., in una nota inviata via email. “Le frizioni commerciali, le preoccupazioni dei mercati emergenti e l’inflazione dei costi sono diventate sempre più difficili, e naturalmente i responsabili degli acquisti sono meno fiduciosi”.

Previsioni

Il Nickel ha guidato la ritirata, scivolando del 2,8% a $ 12,305 sul London Metal Exchange, cancellando i guadagni realizzati la settimana scorsa. Il rame è diminuito dell’1,4 percento a $ 5,891 e anche le azioni minerarie, comprese BHP Billiton Ltd. e Glencore Plc, hanno perso terreno

Il Rame quotato al Comex alle 14:00 ora italiana perde lo 0,87% scambiando a 2,62 dollari per tonnellata; il rame quotato in dollari è atteso al supporto di 2,60 dollari per tonnellata, mentre è stato visto trovare resistenza al livello 2,77 dollari.

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This article was originally posted on FX Empire

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