Una rara esplosione di volatilità a Wall Street
Ci sono due eventi che spiegano la debacle dei mercati azionari americani della passata ottava (Canada, Stati Uniti, Brasile e Messico occupano quattro delle ultime cinque posizioni del G25 per saldo settimanale); due eventi in apparenza contrastanti e inconciliabili. In primo luogo le dichiarazioni di un esponente della Federal Reserve, solitamente "colomba", che al contrario ha aperto alla prospettiva di un nuovo intervento sui tassi già a partire da questo mese. Immediata la reazione dei mercati a termine: con il future sui Fed funds che adesso scommette su una probabilità superiore al 60% di vedere incrementati i tassi ufficiali fra tre mesi.
Il secondo dato, meno evidente, suggerirebbe al contrario grande cautela: mentre i rendimenti a lunga scadenza risalgono in tutto il mondo, i CESI procedono in direzione contraria. L'indice delle sorprese macro tocca lo zero nel G10, vi scende sotto negli Stati Uniti e ancor di più nelle economie emergenti e nell'area Euro. Precipita, in Germania. Questo scollamento fra aspettative macro e dati effettivamente pervenuti nelle ultime settimane metterebbero in discussione lo scenario roseo citato in apertura; ma è bastato per indurre un corto circuito nelle menti degli investitori, nel dubbio corsi a vendere.
La sensazione di smarrimento è testimoniata dalla fiammata della volatilità, con il VXO (l'antesignano del VIX) salito in misura superiore al 50% in una sola seduta. Tanto per fornire un'idea dell'eccezionalità di questo evento, si consideri che dal 1986 si contano soltanto altri 7 precedenti simili. Il rapporto di oggi mostra l'andamento tipicamente sperimentato dallo S&P500 nelle settimane successive: un "tracciato" che si incastona abbastanza bene nelle aspettative nutrite per Wall Street da qui alla fine dell'anno, come da Outlook di metà anno.
Nota. Il presente commento è un estratto sintetico del Rapporto Giornaliero, pubblicato tutti i giorni entro le 8.20 da AGE Italia; pertanto eventuali riferimenti a studi tecnici vanno intesi riferiti ai grafici ivi riportati.
Autore: Gaetano Evangelista Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online