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Ray Dalio scommette 18 miliardi contro Europa e banche italiane

Il più grande hedge fund al mondo conferma la sua scommessa ribassista - e parzialmente contrarian - sul mercato azionario europeo e italiano in particolare.

La Bridgewater Associates del miliardario Ray Dalio, gia segnalatasi tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018 per aver cominciato a puntare pesantemente contro le grandi quotate del Ftse Mib, ha infatti adesso un pacchetto di posizioni corte su oltre 40 società continentali per un controvalore pari a 18 miliardi di dollari, in forte aumento dai 56 milioni detenuti a settembre 2017.

Una scommessa da 18 miliardi

Frutto di un allargamento della strategia bearish del fondo, che dopo aver preso di mira tra l'autunno e l'inverno Enel (Londra: 0NRE.L - notizie) , Eni (Londra: 0N9S.L - notizie) e un buon numero di banche, comprese Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) e Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) , dall'inizio di febbraio ha cominciato a posizionarsi short anche su un buon numero di quotate dell'Euro Stoxx 50: secondo gli ultimi dati regolatori, le posizioni corte del fondo sono quadruplicate solo nelle ultime due settimane, crescendo dai 3,2 miliardi del 1 febbraio agli attuali 18 miliardi.

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Tra i nomi entranti nella lista del fondo, ci sono adesso diversi istituti finanziari, come la francese BNP Paribas (Londra: 0HB5.L - notizie) e l'olandese ING, ma anche numerosi altri grandi nomi dell'indice delle blue chips europee, come il conglomerato tedesco Siemens AG (IOB: 0P6M.IL - notizie) , il gigante dell'aerospazio Airbus, la media company Vivendi (Londra: 0IIF.L - notizie) , il gruppo farmaceutico Sanofi (Londra: 0O59.L - notizie) e il colosso dell'oil Total (Londra: 524773.L - notizie) .

Perché Dalio scommette sui ribassi

Lo stesso Dalio ha giustificato la sua scelta in alcune dichiarazioni pubbliche recenti, dicendo che il migliore momento per vendere delle azioni è quello che in cui si verifica, come sta accadendo adesso, un mix di una economia forte e vicina alla piena occupazione e di un contesto di tassi d'interesse in rialzo.

Condizioni che si adeguano all'Europa, ha ricordato oggi Bloomberg, dove l'economia è cresciuta lo scorso anno ai livelli migliori degli ultimi dieci anni, tanto che il presidente della BCE Mario Draghi ha indicato un lento ritorno verso la normalizzazione delle politiche monetarie. E che lasciano pensare che la Bridgewater si stia muovendo allo stesso modo anche sull'azionario degli Stati Uniti - dove le normative non prevedono però disclosures da parte dei fondi come accade in Europa - con la disoccupazione ai minimi degli ultimi 17 anni e la conferma da parte del nuovo presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, della volontà di procedere su un percorso di graduale stretta monetaria.

Una scommessa contrian

Azzaccata o meno, la scelta ribassista sul Vecchio Continente vede comunque per il momento la Bridgewater piuttosto isolata tra i grandi fondi, ha fatto notare ancora Bloomberg, che cita tra gli altri casi di esposizione short Renaissance Technologies (42 milioni) o Citadel (meno di 2 miliardi).

Il Sole 24 Ore ha invece segnalato ieri che una quota consistente di posizioni corte si deve anche al fondo americano Aqr Capital e a quello inglese Marshall Wace: il primo possiede 13 miliardi di euro in posizioni corte e il secondo 10,7 miliardi. Secondo le elaborazioni del quotidiano su dati S&P Market Intelligence, ammonta in totale a 103 miliardi di euro il controvalore delle posizioni corte sulle società quotate europee, in forte aumento dai 56,8 miliardi dell'inizio del 2017.

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