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Rcs, addio Fca non destabilizza gruppo, Corsera/Sole non su tavolo

MILANO (Reuters) - La prossima uscita di Fca dall'azionariato di Rcs, a seguito dell'accordo di integrazione tra la controllata Itedi e L'Espresso, non è destabilizzante per i piani del gruppo editoriale.

Lo ha detto il presidente di Rcs, Maurizio Costa uscendo dalla sede di Mediobanca, di cui è consigliere, al termine della riunione odierna del Cda.

"Personalmente non penso sia destabilizzante. Il Cda sta lavorando bene, sono molto soddisfatto", ha detto Costa.

Il presidente di Rcs ha poi affermato di non essere a conoscenza di piani sul tavolo per un'integrazione tra Corriere della Sera e Il Sole 24 Ore, indiscrezione apparsa sulla stampa nei giorni scorsi e già smentita dal gruppo editoriale controllato da Confindustria. Inoltre ha ricordato che il piano triennale non prevede la separazione tra Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport.

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Sull'operazione annunciata tra Itedi (che controlla La Stampa e Il Secolo XIX) e L'Espresso, Costa spiega che "da una parte c'è un'operazione industriale che ha una sua potenzialità dal punto di vista delle prospettive gestionali" mentre dal punto di vista editoriale "lo vedremo quando sarà più chiaro cosa saranno Repubblica, La Stampa e Il Secolo XIX".

"E' difficile prevedere" se questa operazione spingerà a un consolidamento di tutto il settore, ha aggiunto il manager. "C'è un processo di trasformazione del nostro mondo ma che questo passi attraverso un processo di consolidamento non è detto".

In merito poi ad alcune dichiarazioni rilasciate dall'azionista Urbano Cairo, Costa ha sottolineato che il piano industriale è stato approvato a fine dicembre all'unanimità dal consiglio e che "quindi sono due mesi che il management sta lavorando". Cairo ha affermato che "sono ormai cinque mesi" che il nuovo AD Laura Cioli sta operando e si è augurato che arrivi "qualche evidenza positiva" nel primo trimestre.

"Cairo esterna, è un grande comunicatore e comunica un sacco. Anche altri hanno in maniera discreta e più o meno pubblica dato un parere invece positivo sia sul piano sia sulla fiducia che ha il management nel portarlo avanti", ha spiegato.

"L'auspicio è che vengano contributi attraverso i canali dell'investor relations e poi abbiamo un Cda e un'assemblea. Quindi un po' meno esternazioni giornalistiche e un po' più di contributi sono ben accetti", ha concluso.

(Gianluca Semeraro)