Rcs, domani richiesta formale a banche per modifiche covenant
MILANO (Reuters) - Domani Rcs invierà una richiesta formale alle banche creditrici perchè accettino alcune modifiche al contratto di finanziamento, affinchè possa essere considerata a pieno la vendita di Rcs Libri nei convenat e scongiurare i rischi di un aumento di capitale.
Lo dice una fonte finanziaria, dopo che questa mattina si è tenuto un incontro "tecnico" tra azienda e istituti di credito nonostante il gruppo editoriale sia scosso in queste ore dall'inattesa quanto probabile uscita dell'AD Pietro Scott Jovane in occasione del Cda odierno, da poco iniziato.
"Rcs ha chiesto di considerare come già avvenuto l'incasso della vendita dei Libri, che si perfezionerà probabilmente a gennaio, ai fini del calcolo dei covenant sulla posizione finanziaria netta di fine settembre", spiega la fonte.
Un'altra richiesta di Rcs è di considerare un asset "disposable" anche Rcs Libri, che prima del deal con Mondadori era considerato strategico, in modo da centrare e superare il target di 250 milioni di incasso da dismissioni di attività non core.
Sul primo punto esiste una disponibilità di massima del ceto bancario, mentre il secondo aspetto è più controverso e dovrà essere valutato dagli organi decisionali dei vari istituti, ha spiegato la fonte, sottolineando che oggi "non si è paralto di ricapitalizzazione".
Pochi giorni fa lo stesso Cfo di Rcs Riccardo Taranto ha ribadito che l'utilizzo della delega per la seconda tranche dell'aumento non è necessaria.
La verifica dei covenant era già stata rinviata da fine settembre a metà novembre proprio per dare il tempo alla società di chiudere l'operazione sui Libri. [ID:nL5N11H1NJ] Tra gli obiettivi del gruppo rivedere i covenant e, possibilmente, abbattere il costo del debito.
Le banche creditrici di Rcs sono Intesa Sanpaolo, UBI Banca, UniCredit, BNP Paribas, Banca Popolare di Milano e Mediobanca.
(Claudia Cristoferi)