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Rcs, peggiora perdita netta 2015, migliora trend nel 1° trimestre

MILANO (Reuters) - Rcs chiude il 2015 con una perdita netta di 175,7 milioni dai 110,8 milioni dell'anno prima; nel dato è compresa la perdita dell'area Libri (-38,8 milioni da -20,9), in via di cessione a Mondadori.

Mentre resta aperta la discussione con le banche per la rinegoziazione del debito, che presumibilmente non si chiuderà entro il mese, il gruppo conferma gli obiettivi del nuovo piano industriale per il 2016 e anticipa che la raccolta pubblicitaria nel primo trimestre sarà in crescita sia in Italia che in Spagna, "evidenziando un andamento migliorativo anche rispetto al budget".

"Trend positivo anche per l'Ebitda, il cui miglioramento nel primo trimestre dell'anno è previsto contribuire per più del 25% all'incremento atteso dal gruppo per l'intero 2016", prosegue la nota.

Anche le efficienze attese nel primo trimestre sono in linea con l'obiettivo totale annuo di risparmi per 40/45 milioni. "Per quest'anno è già stato fatto gran parte del lavoro", ha sottolineato l'AD Laura Cioli in conference call.

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La raccolta pubblicitaria per l'intero anno è vista in calo del 4,9% per i quotidiani in Italia (mercato visto a -6%) e in crescita dell'11% nell'online (+8,5% il mercato) grazie agli eventi sportivi di quest'anno (Olimpiadi e Europei).

Intanto è stata definita la nuova organizzazione del gruppo che punta, in linea con il piano al 2018, alla "massima efficacia di esecuzione, integrazione e sinergia, razionalizzazione della struttura e benefici sui costi". I nuovi settori operativi saranno principalmente News Italy, News Spain, Sport (tra cui Gazzetta e Marca).

Quanto alla nuova offerta digitale a pagamento del Corriere della Sera, lanciata a fine gennaio, gli abbonati a C+ sono oltre 30.000, "già oltre il target fissato per l'intero 2016, ben oltre le nostre aspettative", ha sottolineato.

Infine, mentre continuano le negoziazioni per l'eventuale cessione della Tv spagnola VEO ("ma solo al giusto prezzo", ha ribadito Cioli), è stato nel frattempo firmato un accordo per l'affitto di uno dei canali del multiplex (sottoposto ad autorizzazione da parte dell'autorità competente).

Contatti sono in corso con altri gruppi editoriali italiani per trovare alleanze nel settore printing, dopo l'accordo per stampare 'Il manifesto' negli stabilimenti del gruppo.