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Recovery Fund, i piani e gli obiettivi dell'Italia

Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo; Rivoluzione verde e transizione ecologica; Infrastrutture per la mobilità; Istruzione, formazione, ricerca e cultura; Equità sociale, di genere e territoriale; Salute. Sono le sei “missioni” che si leggono nella proposta di linee guida del Piano italiano di ripresa e resilienza per accedere ai fondi previsti dal Recovery Fund (sono 209 i miliardi di euro complessivi assegnati al nostro Paese, di cui 65,5 a fondo perduto per finanziare proprio il piano di rilancio). Vediamo, nel dettaglio, come il governo intende spendere i soldi in arrivo dall’Unione europea per far ripartire l’economia dopo la crisi innescata dalla pandemia di Covid-19.

Le linee guida del governo

38 pagine e 32 slide, divise in cinque sezioni. Il documento, arrivato alle Camere nella serata del 15 settembre e che sarà proposto a Bruxelles, dedica ampio spazio alla situazione economico-sociale italiana e al Piano di rilancio ideato dal governo, che si basa su nove “direttrici di intervento”. Si passa poi alle sfide per l'Italia e ai criteri di selezione dei vari progetti, alle politiche e alle riforme di supporto al piano, dalla Pubblica amministrazione alla Ricerca, dal Fisco alla Giustizia, al Lavoro. Infine, vengono elencate le risorse disponibili e presentata la politica di bilancio.

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Raddoppiare la crescita del Pil

Tra i principali obiettivi che il governo intende realizzare con le proposte del piano Next Generetion Eu, ci sono: raddoppiare il tasso di crescita dell'Economia italiana portandolo dalla media del +0,8% dell'ultimo decennio a un livello in linea con la media europea dell'1,6%; aumentare gli investimenti portandoli al 3% del Pil; conseguire un aumento del tasso di occupazione di 10 punti percentuali salendo dall'attuale 63% dell'Italia al 73,2% dell'attuale media Ue; portare la spesa per Ricerca e Sviluppo al 2,1% rispetto all'attuale 1,3%.

Meno tasse, stop aumento Iva e accise

Per quanto riguarda il capitolo ''Fisco”, viene proposta “una riforma complessiva della tassazione diretta e indiretta, finalizzata a disegnare un fisco equo semplice e trasparente per i cittadini, che riduca in particolare la pressione fiscale sui ceti medi e le famiglie con figli, e acceleri la transizione del sistema economico verso una maggiore sostenibilità ambientale”, spiega il documento. Si prevede inoltre di trasferire l'onere “dalle persone alle cose” e un “alleggerimento della pressione fiscale unitamente a un sistema impositivo favorevole alla crescita”. Il governo intende bloccare anche tutti gli aumenti di Iva e accise previsti dalle clausole di salvaguardia.

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La Rete unica 5G

Tra le proposte che riguardano la mission “Digitalizzazione”, spiccano: il completamento della rete nazionale di telecomunicazioni in fibra ottica per lo sviluppo del 5G, la realizzazione di data center e cloud e l’arrivo dell’Identità Digitale Unica per cittadini e imprese.

Lavoro e salario minimo

Nelle linee guida del Piano nazionale di ripresa e resilienza entra anche il salario minimo legale. “Garantirà ai lavoratori nei settori a basso tasso di sindacalizzazione un livello di reddito collegato ad uno standard minimo dignitoso, evitando al contempo dumping contrattuale e rafforzando la contrattazione nei settori in cui è più debole”. La tutela dei lavoratori più fragili sarà inoltre realizzata attraverso il rafforzamento della contrattazione collettiva nazionale e della rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro.

Infrastrutture e AV

Capitolo “Infrastrutture per la mobilità”: nel documento si parla di “completamento dei corridoi ferroviari TEN-T; alta velocità (AV) per passeggeri e merci; sviluppo della rete stradale, autostradale, ponti, viadotti e portualità, smart districts e mobilità pubblica e privata a impatto ambientale sostenibile”.

Family act, riforma Irpef, Piano Sud

Nella sezione dedicata a “Equità sociale, di genere e territoriale”, il governo propone il rafforzamento delle politiche attive anche a favore dell'occupazione giovanile; il contrasto al lavoro sommerso; l’empowerment femminile con percorsi di formazione, occupabilità e autoimprenditorialità a favore delle donne, con l'obiettivo di ridurre il gender pay gap. Infine, punto centrale di questa parte del documento, il Family act, “raccordato alla riforma dell'Irpef” e l'attuazione del Piano Sud 2030.

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Sanità e fascicolo digitale

Migliorare la qualità ricettiva degli ospedali, compresi i letti in terapia intensiva; investire nella digitalizzazione dell'assistenza medica, promuovendo la diffusione del fascicolo sanitario elettronico e la telemedicina; rafforzare la prossimità delle strutture del SSN; sostenere la ricerca medica, immunologica e farmaceutica. Sono alcuni degli obiettivi della “missione Salute” indicati nelle linee guida del Pnrr. Da potenziare anche le cure a domicilio “per superare le attuali carenze del sistema delle Rsa”.

Intervento su deficit e debito

I prestiti del Recovery Fund e del programma Next Generation EU, “contribuiranno ad accrescere il deficit della PA e l'accumulazione di debito”. Come si intende intervenire? Al Pnrr dovrà “affiancarsi una programmazione di bilancio volta a riequilibrare la finanza pubblica nel medio termine dopo la forte espansione del deficit prevista per quest'anno”. “Il governo - si legge tra le proposte di linee guida del Piano - dettaglierà il sentiero di rientro del deficit per anni 2021-2023 nella Nota di aggiornamento del Def”.

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