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Recovery Plan, bozza domani su tavolo governo, 221,5 mld in sei missioni

Il presidente del Consiglio Mario Draghi

di Giuseppe Fonte e Gavin Jones

ROMA (Reuters) - La bozza del Recovery Plan italiano arriverà con ogni probabilità venerdì sul tavolo del consiglio dei ministri, secondo fonti governative.

Il piano vale oltre 220 miliardi di euro tra fondi europei e programmazione nazionale, stando a una bozza vista da Reuters che conferma la ripartizione in sei missioni: digitalizzazione, rivoluzione verde, infrastrutture, istruzione e ricerca, inclusione sociale e infine salute.

Tra i singoli progetti che assorbono più risorse figurano l'alta velocità e la manutenzione stradale (25 miliardi), l'efficientamento energetico e sismico degli edifici (oltre 10 miliardi) e gli investimenti in banda larga, tecnologie satellitari e 5G (oltre 6 miliardi).

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"Nel 2026 il Pil sarà 3 punti percentuali più alto rispetto allo scenario di base" senza il piano, si legge nella presentazione preparata dal ministero dell'Economia in vista del cdm. "La crescita media nel 2022-2026 sarà di 1,4 punti più alta rispetto al 2015-2019".

I 27 stati membri europei hanno tempo fino al 30 aprile per presentare i singoli piani di ripresa alle autorità europee, ma Bruxelles ha già chiarito che non si tratta di una scadenza rigida.

Il Portogallo ha già inviato il proprio piano e altri Paesi hanno detto che lo faranno prima del termine ultimo della prossima settimana.

Valdis Dombrovskis, numero due della Commissione europea, ha affermato la scorsa settimana che alcuni governi avranno bisogno di qualche settimana in più rispetto al termine di fine mese.

Citando fonti vicine al dossier, Reuters domenica ha scritto di dubbi della Commissione sulle bozze presentate informalmente dall'Italia, e che Roma potrebbe presentare il suo piano complessivo dopo il 30 aprile. Palazzo Chigi ha ribadito l'impegno a non andare oltre i termini.

La Commissione vuole chiarimenti sia sulle riforme sia sulle regole di governance con cui l'Italia dovrà garantire l'attuazione di riforme e investimenti, secondo le fonti.

La riforma del sistema giudiziario mira a velocizzare i processi e a ridurre il forte peso degli arretrati giudiziari, secondo la bozza del piano.

Dal lato della governance, viene confermato che le attività di monitoraggio, rendicontazione e trasparenza saranno concentrate al ministero dell'Economia.

All'Italia spettano 191,5 miliardi tra contributi a fondo perduto e prestiti agevolati del Fondo di ripresa e resilienza, che è la principale componente del Recovery Fund europeo.

Il governo italiano ha però annunciato un nuovo scostamento dagli obiettivi di bilancio, pari a circa 30 miliardi al 2026, che porta il totale complessivo a 221,5 miliardi.

(Tradotto a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Roma Francesca Piscioneri, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)