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Il recupero di Piazza Affari proseguirà: i titoli su cui puntare

Di seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Andrea Plevna, analista tecnico di Alfa Scf, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su diverse blue chips.

L'indice Ftse Mib si è riportato al di sopra dei 17.000 punti dopo una lunga fase laterale. Quali implicazioni avrà a suo avviso la rottura del livello appena segnalato? Cosa si aspetta nel breve?

L'impostazione di breve del Ftse Mib è sicuramente positiva perchè ha tenuto e consolidato l'area dei 16.500 punti e nelle ultime giornate ha trovato la forza per spingersi oltre la resistenza statica e psicologica dei 17.000 punti.
Il target che si può individuare in ottica di brevissimo è in area 17.400 punti, livello dove transita la media mobile a 200 periodi e in caso di superamento della soglia appena citata avremo un obiettivo successivo a 18.000 punti, raggiunti il 24 giugno, prima dell'esito del referendum sulla Brexit.

Sicuramente l'impostazione positiva del Ftse Mib è guidata da più fattori e mi riferisco al buon esito della fusione tra Banca Popolare di Milano (Milano: PMI.MI - notizie) e Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie) che ha dato una nuova iniezione di fiducia al settore bancario che per forza di cose deve essere il comparto trainante del nostro mercato.

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Da non trascurare le voci relative al salvataggio di Banca Monte Paschi che nelle ultime tre sedute ha messo a segno un deciso rally. Al di fuori del nostro mercato segnaliamo l'andamento del petrolio che ha toccato nuovi massimi di periodo grazie all'accordo raggiunto dall'Opec sul taglio della produzione, ma anche alle continue indicazioni di scorte strategiche inferiori alle attese, compreso quanto accaduto mercoledì scorso.

Dalla riunione della BCE (Toronto: BCE.TO - notizie) di ieri non sono emerse particolari novità e di fatto il presidente Draghi mantiene invariato a 80 miliardi di euro al mese il piano di quantitative easing. La scadenza prevista è a marzo 2017, ma il presidente della BCE ha confermato la possibilità di estendere questo termine se la situazione lo richiederà.

Tornando a Piazza Affari, alla luce dell'attuale impostazione tecnica del Ftse Mib, è presumibile ipotizzare una continuazione del recupero in atto anche perchè il nostro indice da inizio 2016 è stato fortemente penalizzato dalle vendite.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore bancario ci sono dei titoli che sta seguendo con più interesse di altri in questa fase di mercato?

Mi concentrerei in particolare sui due big del comparto a partire da Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) che prosegue il suo recupero anche se non in modo particolarmente rapido. Il titolo ha superato la resistenza in area 2,15 euro al di sopra della quale sta consolidando ora, con target successivo a 2,4 euro, in corrispondenza dei massimi di settembre.

Rispetto a Unicredit è sicuramente migliore l'impostazione grafica di Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) anche se ha risentito anch'esso delle vendite che si sono abbattute sul nostro mercato da inizio anno.
Il titolo ha trovato la forza di spingersi oltre i 2 euro con un buon rialzo e a mio avviso il prossimo target è a 2,2 euro, dove transita la media mobile a 200 periodi e dove troviamo i massimi raggiunti a inizio settembre.

Nel settore petrolifero come valuta l'attuale impostazione di Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) e Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) ? Quali strategie ci può suggerire per questi due titoli?

Tenaris da inizio anno mostra una performance positiva e questo è senza dubbio un aspetto interessante. Il titolo nelle ultime ore ha raggiunto nuovi massimi dell'anno in area 13,5 euro dove troviamo la prima resistenza da monitorare. In caso di prosecuzione del rialzo il prossimo target oltre i 13,5 euro è a mio avviso individuabile a 15,35 euro, in corrispondenza dei massimi del 2015.

Qualora Tenaris dovesse tornare indietro vedremo come primo supporto significativo quello dei 12,5 euro e successivamente sposteremo l'attenzione sull'area degli 11,5 euro, dove transita la media mobile a 200 periodi che ha rappresentato un ottimo supporto per il titolo da maggio scorso. Ogni volta che le quotazioni sono arrivate a toccare la suddetta media sono ripartite al rialzo.

Quanto a Saipem (EUREX: 577305.EX - notizie) è inutile dire quanto sia stato colpito da vendite pesantissime nel corso di quest'anno. Grazie anche alle indicazioni positive che arrivano dai prezzi del petrolio, il titolo ha trovato la forza di superare la resistenza intorno all'area di 0,41/0,42 euro e ora si potrà guardare alla soglia di 0,45 euro, dove troviamo i massimi raggiunti qualche mese.

Ci sono altri titoli che vuole consigliarci a Piazza Affari?

Vorrei segnalare Fila che è stato quotato nel 2013 e sta vivendo un 2016 eccellente con una performance positiva di oltre trenta punti percentuali. Il titolo ha toccato mercoledì un nuovo recordo storico a 14,15 euro e indubbiamente è molto interessante.

A mio avviso si può intervenire in buy-up su Fila intorno ai 15 euro, diversamente saranno da prediligere acquisti su eventuale debolezza e in questa direzione guarderemo con interesse all'area compresa tra i 12,5 e i 13 euro, dove poter impostare nuove operazioni al rialzo.

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