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Referendum: i vip del Sì fuggono da Renzi. E dal Sì

L'antica usanza di saltare il prima possibile sul carro del vincitore è una caratteristica che da tempo gli italiani praticano, ancora di più se si pensa che la politica ballerina dei vari governi ha visto un'altrettanto ballerina alternanza tra le varie parti in gioco.

Salire sul carro...

Ma se è vero che bisogna essere lesti nel salire sul suddetto carro, è altrettanto vero che bisogna essere ugualmente veloci nello scendere da quello del perdente. Lo stanno facendo, e in gran numero, molti dei i vip che nelle settimane passate hanno deciso di appoggiare il fronte del Sì più per ragioni evidentemente più di marketing che di reale fede politica: le indiscrezioni, infatti, parlano di alcuni di questi che, tra il serio e il faceto, hanno chiesto che il loro nome venisse cancellato dal sito Bastaunsi, il sito del comitato referendario che sosteneva la riforma costituzionale.

Chi si era schierato a favore della riforma

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Molti i nomi che avevano dato una mano alla campagna del governo per cambiare la Costituzione, anche se gli italiani con un risultato del 59% a favore del NO hanno preferito diversamente. Tra le firme più conosciute, oltre a Michele Santoro, anche Roberto Bolle, Stefania Sandrelli dall'inizio però non molto entusiasta visto che si è limitata a dichiarare che bisogna fidarsi del “meno peggio”. A questi si aggiungono anche Roberto Benigni insieme a Ilaria D’Amico oltre alla schiera dei cuochi di fama come Massimo Bottura e Carlo Cracco e agli attori come Stefano Accorsi, Nicola Zingaretti, Silvio Orlando, Beppe Fiorello e Michele Placido. Tra i registi a sostenere Renzi si sono schierati Paolo Virzì, Ricky Tognazzi, Paolo Sorrentino, Gabriele Salvatores e Cristina Comencini. Mentre tra gli scrittori si trovano Federico Moccia e Susanna Tamaro accompagnati dagli sportivi come Marco Tardelli e Alex Zanardi.

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