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Legge di stabilità 2016, ecco cosa conterrà la finanziaria del governo Renzi

Intorno alle ore 15 del 15 ottobre si è conclusa la riunione del Consiglio dei Ministri nella quale sono stati discussi i dettagli della Legge di Stabiità del 2016. Si tratta di una manovra da 27-30 miliardi di euro, con un margine di flessibilità di 3 miliardi, a causa dell’emergenza migranti.

Dei 30 miliardi 17 serviranno inoltre per disinnescare le clausole di salvaguardia ereditate dal passato. Renzi ha presentato la manovra con lo slogan “L’Italia che torna al segno più”, e ha sottolineato che si tratta della prima volta nella storia repubblicana in cui le tasse “vanno giù”.

Il premier si è incentrato in particolare sul taglio di IMU e Tasi, oltre agli interventi su Ires e Irpef, già definiti o in arrivo. Riguardo alle regole europee e alla loro accettazione, Renzi ha spiegato che  “c’è una parte tra di noi che ritiene che le regole europee debbano essere rispettate e una parte che vorrebbe applicarle con un pochino più di fantasia. La nostra scelta è di rispettare le regole europee avendo fatto un lavoro gigantesco per cambiarle".

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Tra le grandi novità della manovra c’è senz’altro il taglio dell’Ires, la tassa sui profitti delle imprese, che scenderà al 24% nel 2016. Un provvedimento che anticipa di un anno quanto programmato, dato che il taglio era previsto per il 2017, ma che dipenderà dal consenso dell’UE allo sfruttamento dei margini sull’emergenza migranti. Se così sarà, il governo potrà stanziare risorse per il taglio dell’Ires, appunto, e per gli interventi sull’edilizia scolastica.

Tra le altre “buone notizie” di cui ha parlato Renzi ci sono poi gli interventi sulle partite iva a regime dei minimi, che il premier ha definito “una sorta di Jobs Act per i lavoratori autonomi”. Ma è soprattutto l’abolizione delle tasse sulla prima casa il protagonista della Legge di Stabilità, la quale prevede anche un intervento straordinario sulle case popolari di efficientamento energetico ed edilizio. Sempre sul fronte dell’edilizia, la Legge introdurrà probabilmente degli ecobonus e dei bonus mobili.

C’è poi la misura, di cui si è discusso molto in questi giorni, del tetto che verrà introdotto per l’utilizzo del contante da 1000 a 3000 euro, per partite iva e autonomi. Altri interventi sono il rafforzamento della cooperazione internazionale in Africa, l’assunzione di mille ricercatori, l’introduzione di 500 cattedre speciali e di 500 assunzioni nel mondo della cultura.

Renzi intende poi sbloccare i circa 675 milioni di euro in avanzo congelati dal patto di Stabilità, utilizzandoli per interventi mirati. Ad esempio 400 milioni di euro dovrebbero essere utilizzati per "chiudere la ferita della Terra dei Fuochi”, e altri fondi dovrebbero essere destinati alla Salerno-Reggio Calabria e all’ILVA.

Come aveva annunciato qualche giorno fa, poi, al centro della Legge di Stabilità il governo Renzi metterà la lotta alla povertà, con interventi coordinati con i Comuni e con le fondazioni bancarie per destinare aiuti alle famiglie più povere, specialmente quelle monogenitoriali. Riguardo alle pensioni, poi, resta esclusa una flessibilità in uscita in senso letterale, ma dovrebbero entrare in gioco il part-time, l’innalzamento della no-tax area, l’opzione donna e la salvaguardia per gli esodati.

Confermato anche il canone Rai nella bolletta della luce. La tassa verrà poi ridotta nel 2016 da 113,50 a 100 euro, e scenderà a 95 euro nel 2017. L’idea, sulla quale i tecnici sono ancora al lavoro, è che il canone venga ripartito in più rate, sfruttando la cadenza bimestrale delle bollette, in modo da non pesare eccessivamente sui contribuenti.

Sul versante sanità vengono confermati i 111 miliardi in dotazione, contro i 113 attesi. Dalla spending review giungeranno “solo” 5 miliardi, confermando di fatto il dimezzamento dell’obbiettivo rispetto ai 10 miliardi annunciati in precedenza. Un altro miliardo dovrebbe giungere dalle norme sui giochi, mentre dal rientro dei capitali detenuti illegalmente ne dovrebbero arrivare 3,4.

VIDEO - Italia, Legge di Stabilità: via le tasse sulla casa e aumento del limite al contante.