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Rhianna contro Snapchat

(Getty)
(Getty)

La popstar Rhianna ha accusato Snapchat per aver diffuso una pubblicità che ha sfruttato la sua vicenda personale legata alla violenza subita da Chris Brown, il rapper che nel 2009 era il compagno della pop star.

L’annuncio

Nei giorno scorsi Snapchat ha diramato un annuncio offensivo, forte di un claim che recitava: “Che cosa preferisci? Scelte impossibili: colpire Rhianna o punire Chirs Brown?”. La domanda ridicola fa riferimento alla terribile vicenda di violenze vissuta dalla cantante nel 2009, quando è stata vittima dell’aggressione dell’allora suo compagno.

La vicenda

Le immagini della cantante con il volto tumefatto hanno fatto il giro del mondo. A distanza di nove anni, Rhianna non intende che una vicenda così dolorosa possa diventare un oggetto di pubblicità che oltre alla sua vicenda personale, non rispetta tutte le donne che sono state vittime di violenza.

La pubblicità di Snapchat sotto accusa
La pubblicità di Snapchat sotto accusa

La replica di Rhianna

L’artista tramite una Instagram Story ha espresso tutto il suo disappunto per l’accaduto. “Snapchat hai speso soldi per creare qualcosa che avrebbe intenzionalmente infangato le vittime di violenza trasformando tutto in uno scherzo”, ha scritto.

La replica

La società Snap Inc. si è scusata, con una dichiarazione rilasciata alla BBC: “L’annuncio è stato esaminato e approvato erroneamente, in quanto viola le nostre linee guida pubblicitarie. Abbiamo immediatamente rimosso la pubblicità lo scorso fine settimana quando ce ne siamo accorti. Ci spiace per quanto accaduto”.

Il titolo scivola in Borsa

Il titolo della celebre app per la condivisione di immagini è crollato (-4,5% a 17 dollari). Non è la prima volta che a Wall Street, il titolo di Snap perde quota a causa dei commenti di una celebrità. Il 22 febbraio scorso Kylie Jenner, la sorella della formosa Kim Kardashian, ha mandato in tilt il titolo in borsa con un tweet in cui criticava in maniera velata il restyle dell’app. In pochi secondi Snap, la controllante della app, aveva bruciato 1,6 miliardi di dollari.