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In rialzo di 1%, Arabia Saudita e Russia ribadiscono taglio produzione

Panoramica della raffineria di petrolio Neste a Porvoo, nel sud della Finlandia

LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio guadagnano terreno, dopo che i principali esportatori Arabia Saudita e Russia hanno riaffermato il loro impegno a tagliare l'offerta di petrolio su base volontaria fino alla fine dell'anno.

** Intorno alle ore 10,15 italiane, i futures del Brent sono saliti di 1,4 dollari, o dell'1,6%, a 86,28 dollari il barile, mentre il West Texas Intermediate statunitense scambia in rialzo a 81,95 dollari il barile, in rialzo di 1,43 dollari o dell'1,7%.

** Il greggio rimbalza dopo che i futures dei due contratti hanno perso circa il 6% ciascuno la scorsa settimana.

** L'Arabia Saudita ha confermato che continuerà il proprio taglio volontario di 1 milione di barili al giorno a dicembre per mantenere la produzione a circa 9 milioni di barili al giorno, ha detto una fonte del ministero dell'energia.

** La Russia ha anche annunciato che continuerà il taglio volontario di 300.000 barili al giorno per le esportazioni di greggio e prodotti petroliferi fino alla fine di dicembre.

** Gli analisti di Ing hanno detto in una nota che il mercato petrolifero sarà in surplus nel primo trimestre del prossimo anno, "il che potrebbe essere sufficiente a convincere i sauditi e i russi a continuare con i tagli".

** Tuttavia i guadagni dei prezzi potrebbero essere limitati da un rallentamento della lavorazione di greggio nelle raffinerie cinesi.

** La produzione nelle raffinerie sta diminuendo rispetto ai livelli record del terzo trimestre, a causa dell'erosione dei margini di profitto e della scarsità di quote di esportazione fino alla fine dell'anno, in base a quanto riferito a Reuters da fonti.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Claudia Cristoferi)