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In rialzo di oltre 1%, dollaro più debole compensa timori Covid in Cina

Una pompa petrolifera a Midland, Texas

LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio guadagnano terreno, recuperando le perdite della seduta precedente, aiutati dall'indebolimento del dollaro che compensa l'allargamento delle restrizioni anti Covid in Cina, che ha alimentato i timori di un rallentamento della domanda di carburante nel secondo consumatore di greggio al mondo.

Intorno alle 11,30 il Brent per consegna gennaio sale di 1,68 dollari, o dell'1,81%, a 94,49 dollari al barile. Il contratto di dicembre è scaduto ieri a 94,83 dollari al barile, in calo dell'1%.

Il greggio statunitense West Texas Intermediate (Wti) avanza di 1,47 dollari, o dell'1,7%, a 87,98 dollari al barile, dopo aver ceduto l'1,6% nella seduta precedente.

Il dollaro statunitense è in calo dai massimi di una settimana rispetto a un paniere di valute principali, con gli operatori che valutano la possibilità di una Federal Reserve meno aggressiva alla riunione di politica monetaria di domani.

L'indebolimento del biglietto verde rende l'acquisto del petrolio, denominato in dollari, più conveniente per i detentori di altre valute, incidendo positivamente sulla domanda.

Questi fattori rialzisti controbilanciano i timori sulla domanda sollevati dalle restrizioni anti Covid in Cina, il primo importatore mondiale di greggio, che hanno ridotto l'attività delle fabbriche cinesi in ottobre e tagliato le importazioni dal Giappone e dalla Corea del Sud.

(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Sabina Suzzi)