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In rialzo, impennata dollaro compensata da interruzioni produzione Usa

Pompe petrolifere presso un campo petrolifero a Los Angeles, California

LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio salgono moderatamente, mentre la spinta rialzista esercitata dall'apprezzamento del dollaro e dall'incremento delle scorte di greggio viene compensata dai tagli alla produzione statunitense causati dall'uragano Ian.

** Intorno alle 12,16 i futures sul Brent sono in rialzo di 0,26 centesimi, o dello 0,30%, a 86,53 dollari al barile, mentre i futures sul greggio statunitense West Texas Intermediate (Wti) guadagnano 0,27 centesimi, o lo 0,34%, a 78,77 dollari al barile. Entrambi i contratti hanno annullato i precedenti cali dopo essere saliti di oltre il 2% nella scorsa seduta.

** Nel Golfo del Messico è stata interrotta la produzione di circa 190.000 barili al giorno di petrolio, pari all'11% del totale dell'area, a causa dell'uragano Ian, secondo l'autorità di regolamentazione offshore, il Bureau of Safety and Environmental Enforcement (Bsee).

** Oggi il dollaro ha toccato un nuovo picco di due decenni rispetto a un paniere di valute, mentre l'aumento dei tassi di interesse globali alimenta i timori di recessione. Un dollaro forte riduce la domanda di petrolio rendendolo più costoso per gli acquirenti che utilizzano altre valute.

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** Le scorte di greggio degli Stati Uniti sono aumentate di circa 4,2 milioni di barili nella settimana conclusasi il 23 settembre, mentre le scorte di benzina sono diminuite di circa 1 milione di barili, secondo quanto riportato ieri da fonti di mercato che hanno citato i dati del gruppo industriale American Petroleum Institute.

** Un prossimo catalizzatore dei prezzi sarà la riunione del 5 ottobre del gruppo di produttori Opec+, durante la quale la Russia dovrebbe proporre un taglio della produzione di circa 1 milione di barili al giorno, ha detto ieri una fonte a conoscenza della situazione.

(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Andrea Mandalà)