Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • Dow Jones

    38.460,92
    -42,77 (-0,11%)
     
  • Nasdaq

    15.712,75
    +16,11 (+0,10%)
     
  • Nikkei 225

    38.460,08
    +907,92 (+2,42%)
     
  • EUR/USD

    1,0701
    -0,0003 (-0,03%)
     
  • Bitcoin EUR

    59.520,79
    -2.247,75 (-3,64%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.383,51
    -40,59 (-2,85%)
     
  • HANG SENG

    17.201,27
    +372,34 (+2,21%)
     
  • S&P 500

    5.071,63
    +1,08 (+0,02%)
     

Rincari 2015: per ebook e app fino al 6,5% in piu per la "tassa Amazon"

L'inizio dell'anno è spesso foriero di aumenti e nuove imposte, e così sarà per molti generi di consumo, per cui sono previsti rincari, compresi, da quest'anno, i prodotti digitali, come app, ebook, mp3, album musicali, giochi online.

Grazie all'entrata in vigore della direttiva europea 2008/8/EC, che introduce un aumento dell'imposta sul valore aggiunto, il prezzo finale dei prodotti digitali crescerà di circa il 6,5%. La direttiva in questione, immediatamente ribattezzata “tassa Amazon”, è stata pensata per colpire senza possibilità di elusione i big della tecnologia, che come noto non hanno, con il fisco di diversi paesi europei, il più sereno dei rapporti.

L'ingresso di questa direttiva era destinato a opporre immediatamente detrattori e sostenitori, che rispettivamente sottolineano come la maggiorazione dell'imposta andrà a colpire anche le piccole imprese e come gli aumenti porteranno invece nuovi introiti nelle casse degli stati europei, a quanto pare meno floride di quelle di molti giganti della vendita online.

VIDEO - Google sfida Amazon con il suo drone per le consegne a domicilio

Proprio Amazon potrebbe essere, comunque, una delle maggiori “vittime” della direttiva, data la grande quantità di prodotti digitali che distribuisce tramite il suo store, e in particolar modo gli ebook. Con Amazon risentiranno della nuova direttiva anche GooglePlay, iTunes, e altre piattaforme analoghe.

I prezzi altamente concorrenziali che l'azienda di Jeff Bezos e altri giganti del web possono garantire ai loro utenti dipendono in parte anche dalla bassa IVA che essi pagano, trovando sede in paesi come il Lussemburgo, dove l'IVA sugli ebook, ad esempio, è al 3%. La nuova direttiva introduce invece il principio secondo cui a far testo è il valore IVA del paese in cui ha sede il consumatore, e pertanto il costo finale di prodotti digitali venduti nei paesi, in cui la tassazione IVA si aggira tra il 18% e il 22%, potrebbe far notare un'ascesa rilevante.

In Italia, per ciò che riguarda gli ebook, gli aumenti causati dall'introduzione della direttiva si andranno a sommare alle diminuizioni generate dall'abbassamento al 4% dell'IVA sugli ebook, annunciata proprio il 1 gennaio 2014 dal Ministro Franceschini con un tweet.