Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • Dow Jones

    38.430,36
    -73,33 (-0,19%)
     
  • Nasdaq

    15.689,25
    -7,39 (-0,05%)
     
  • Nikkei 225

    38.460,08
    +907,92 (+2,42%)
     
  • EUR/USD

    1,0702
    -0,0002 (-0,02%)
     
  • Bitcoin EUR

    59.977,05
    -2.385,14 (-3,82%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.386,89
    -37,21 (-2,62%)
     
  • HANG SENG

    17.201,27
    +372,34 (+2,21%)
     
  • S&P 500

    5.065,26
    -5,29 (-0,10%)
     

Rinforzi russi nel Donbass. Centinaia di civili in fuga tra raid e allarme colera

Il suono delle sirene preannuncia nuovi bombardamenti. Per i civili rimasti in Ucraina è ormai una scena di vita quotidiana. Nelle città di Slovyanks, Kurakhove e Kramatork sono centinaia i residenti in fuga dall'offensiva russa nelle ultime roccaforti ucraine nel Donbass. A Donetsk prima della guerra vivevano circa milione di persone. Ora sono rimasti in appena trecentomila mentre diventa sempre più complicato difendere la zona dagli attacchi.

"La situazione è difficile, la prima linea è sempre sotto bombardamento, abbiamo pesanti combattimenti in direzione di Luhansk, fa sapere Pavlo Kyrylenko, governatori della regione. Il nemico sta cercando di prendere possesso della città di Lyman in modo da compiere un’offensiva verso Sloviansk e Kramatorsk."

Le truppe di Mosca proseguono nella loro offensiva verso la conquista del Donbass. Secondo il ministero della Difesa russo nei giorni scorsi quasi 700 obiettivi sono stati colpiti da colpi di artiglieria e da missili. Intanto il governo di Kiev arrivano le prime cifre sulle vittime causate la scorsa settimana da uno di questi attacchi. Missili Kalibir sono stati lanciati contro una base militare nel Nord del Paese. Il bilancio delle vittime è pesante. "Numeri purtroppo alti, dice il Presidente Volodymyr Zelensky. Sotto le macerie di Desna ci sono 87 corpi senza vita. Ottantasette cadaveri, persone brutalmente uccise".

L'offensiva ad Ovest

Intanto Severodonetsk "viene bombardata 24 ore su 24" mentre a Mariupol e dintorni, i soldati russi proseguono nelle operazioni di filtraggio e trasferimento dei combattenti ucraini arresi dopo aver trascorso settimane barricati nell'acciaieria Azovstal.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Più a Ovest, le stesse forze russe si stanno preparando per la ripresa dei combattimenti intorno a Kherson, dove non sono esclusi contrattacchi ucraini. La conquista della regione, l'unica Oblast dell'Ucraina del tutto in mano ai russi, ha consentito a Mosca di mettere in sicurezza la Crimea e potrebbe essere utilizzata come base per continuare l'attacco a Mykolaiv, la barriera che ostacola l'avanzata verso Odessa.

Kiev: quasi 1,5 milioni di ucraini deportati in Russia

Nel balletto di cifre di questa guerra arrivano anche i dati diffusi dalla commissaria per i diritti umani del parlamento ucraino, Lyudmila Denisova. Secondo quanto dichiarato da Kiev, il Cremlino stava preparando le deportazioni forzate in anticipo con l'intento di portare in Russia oltre 2 milioni di cittadini ucraini. "Ho le direttive date dalla leadership della Russia alle autorità competenti per creare alloggi temporanei per i nostri cittadini. Sappiamo dove si trovano, quanti sono e in quali condizioni sono", ha aggiunto la commissaria.

Nel mezzo di un conflitto che dura ormai da tre mesi arriva anche il monito delle autorità locali sul pericolo di epidemie in tutta l’Ucraina. A lanciare l'allarme colera è la direttrice regionale per le emergenze dell'Oms, Dorit Nitsan, citata dall'agenzia ucraina Unian.

"Riceviamo informazioni da organizzazioni non governative che le acque reflue sono mescolate con l'acqua potabile. Questo minaccia la diffusione di molte malattie. Ci stiamo preparando con una campagna di vaccinazione", ha concluso la Nitsan. Una piaga ulteriore in un paese semi-distrutto e martoriato.