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Rischio legato agli eventi per l’EUR/CHF

Andare corti sull'EUR/CHF

Il CHF continua a essere la valuta di finanziamento preferita da chi opera sui differenziali fra i tassi d’interesse. Si prevede, infatti, che la BNS sarà una delle ultime grandi banche centrali a dare inizio al processo di normalizzazione dei tassi d’interesse. Durante la seduta europea, l’EUR/CHF ha compiuto un forte balzo dal supporto a 1,0700, superando il livello a 1,080. L’USD/CHF è risalito dal supporto a 0,9550, registrato dopo le vendite causate dalle elezioni negli USA, fino a portarsi appena sotto 1,020. Sebbene il momento rialzista vissuto poi dall’USD dopo le elezioni stia perdendo slancio, sui mercati la domanda di USD rimane forte. Il rally dei rendimenti dei titoli di Stato USA a scadenza lunga è in stallo, ciò significa che per il momento il rialzo dell’USD/CHF sarà limitato. È diminuita la sensibilità del CHF alle generali condizioni di avversione al rischio, ma gli eventi geopolitici, nello specifico in Europa, fanno salire la domanda di CHF rispetto ad altre valute. Prove indiziarie testimoniano che la BNS rimane attiva sui mercati dell’EUR/CHF, intervenendo per ammorbidire le pressioni al ribasso più che per capovolgere la direzione. Tuttavia, per il 4 dicembre si profila un rischio di “shock” politico cruciale per l’Europa. L’Italia voterà per un referendum su un ampio piano di riforma della costituzione. Dopo la Brexit e le elezioni presidenziali negli USA, i mercati sono consapevoli dei rischi legati a sorprese politiche e non si faranno cogliere alla sprovvista. Ci aspettiamo di osservare un posizionamento dei mercati molto prima della chiusura del mercato di venerdì; ciò significa che, nel breve termine, il mercato si proteggerà con operazioni sui rifugi sicuri. Il voto, secondo noi, avrà un profilo di rischio asimmetrico: la vittoria dei “no” sarebbe molto più negativa per l’EUR (positiva per il CHF). La volatilità implicita a una settimana dell’EUR/CHF è salita a 7,4 punti, perché gli operatori scontano il rischio legato all’evento. Con l’EUR/CHF a 1,078, consideriamo che una solida strategia di trading di breve termine sia ricaricare i corti in vista dell’evento rischioso del fine-settimana e di chiudere le posizioni prima del fine-settimana.

Permangono forti incertezze in vista della riunione dell’OPEC

di Yann Quelenn

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In vista della riunione dell’OPEC, i prezzi del petrolio sono molto volatili. Un barile di Brent scambia intorno ai 47 dollari. Crescono le incertezze sull’accordo. La produzione di petrolio dell’OPEC si aggira intorno ai 32,5 milioni di barili al giorno e, stando ad alcune stime, nei primi sei mesi del 2017 sarebbe necessaria una produzione pari a 31,9 milioni di barili al giorno per ristabilire un equilibrio fra domanda e offerta.

A nostro avviso, si possono considerare varie ipotesi. In primo luogo, crediamo che le differenze fondamentali sulla produzione non potranno essere appianate durante questa riunione per alcune ragioni specifiche, soprattutto considerando che Iraq e Iran mettono sempre più in discussione la dominanza dell’Arabia Saudita. Ciò vale ancora di più dall’elezione di Trump.

In secondo luogo, ci sembra improbabile che i membri dell’OPEC possano raggiungere un accordo completo, che preveda delle quote fisse. Ciò farebbe ovviamente salire i prezzi sopra i 50 dollari, ma riaprirebbe allo stesso tempo la competizione con il gas scistoso dagli USA e con il petrolio russo, circostanza che l’OPEC sta cercando di evitare.

La nostra terza ipotesi, quella in cui crediamo, è che saranno introdotte delle deroghe. Ciò non risolverà il problema dell’eccedenza di offerta, ma non creerà neanche turbolenze sui mercati finanziari, perché non vi saranno obiettivi chiari per i membri dell’OPEC. Ciò frenerebbe l’aumento dei prezzi del petrolio, perché le incertezze permarrebbero e allo stesso tempo vi sarebbe una riduzione della produzione.

In ogni caso, al momento si registra un forte surplus e c’è bisogno di un accordo forte affinché i mercati possano assorbire la produzione.

Autore: Swissquote Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online