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Il rischio politico pesa sul Ftse Mib. Timori per la Frexit

A Piazza Affari il recupero partiti dai minimi di martedì scorso segnati dal Ftse Mib a ridosso dei 18.500 punti, ha incontrato una pesante battuta d'arresto quest'oggi. L'indice delle blue chips, dopo tre sessioni consecutive al rialzo ha provato a spingersi ancora in avanti quest'oggi, ma in avvicinamento all'area dei 19.200 punti è stato respinto verso il basso. Le vendite sono progressivamente aumentate nel corso della seduta, tanto che negli ultimi minuti il Ftse Mib si presenta a ridosso dei minimi intraday in area 18.750, con un calo dell'1,93%.

Il rally dello spread BTP-Bund penalizza i bancari

Al calo dell'azionario si accompagna un netto inasprimento dello spread BTP-Bund che negli ultimi minuti viene fotografato a poca distanza dai 200 punti base, con un rally di oltre l'8% rispetto al close di venerdì scorso.
Tanto basta per alimentare le tensioni soprattutto sul settore bancario che vede tra le principali vittime delle vendite oggi Bper Banca e Banco BPM, con un affondo del 6% e del 5,41%, seguite a poca distanza da Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) che lascia sul parterre poco più del 5% nel primo giorno dell'aumento di capitale da 13 miliardi di euro.

Aumenta l'incertezza politica: la miccia parte dalla Francia

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Piazza Affari mostra così una maggiore debolezza relativa rispetto agli altri mercati europei, proprio per via della presenza di una forte componente finanziaria al suo interno.
Il settore è sotto pressione a causa dell'allargamento del differenziale tra il decennale italiano e quello tedesco, per via dell'incertezza politica che ora sembra preoccupare gli investitori più di quanto non sia accaduto nelle scorse settimane.

Questa volta la miccia è partita dalla Francia dove Marine Le Pen (Other OTC: PENC - notizie) , leader del Front Nationale e candidata all'Eliso, ha promesso l'uscita della Francia dall'Unione europea e dalla Nato.
In vista del primo turno delle elezioni presidenziali francesi, fissato per il 23 aprile, le Borse prezzano un rischio politico in aumento in Europa, che si va ad aggiungere alle incertezze geopolitiche che ruotano intorno alle mosse del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

Si allarga così lo spread tra i titoli francesi e quelli tedeschi, con un ritorno sui massimi degli ultimi quattro anni, e gli investitori appaiono così sempre meno propensi a cercare fortuna in un contesto di crescente rischio politico, come spiegato da Michael Hewson di CMC Markets UK. L'esperto segnala altresì che in Germania si sta assottigliando il margine di vantaggio della cancelleria Merkel in vista delle prossime elezioni.

La view di Exane sulle elezioni in Europa

Secondo Pierre Olivier Beffy, Chief Economist di Exane BNP Paribas, le elezioni in Europa quest'anno nel peggiore dei casi avranno degli effetti neutrali o addirittura positivi in alcuni casi, pur segnalando che la situazione potrebbe peggiorare prima di un miglioramento.

L'esperto segnala che in Francia lo scenario politico sta cambiando rapidamente e se da una parte le elezioni presidenziali di solito registrano un'affluenza elevata, riducendo le possibilità di vittoria di Marine Le Pen, dall'altra vista la riluttanza di alcuni socialisti a votare per Hamon e considerare la delusione di alcuni elettori di destra per via del Penelopegate, si potrebbe avere un'affluenza minore del previsto, aumentando così le chance di un voto anti-sistema.

Uno sguardo alla situazione politica in Italia

Sempre in tema di elezioni da non dimenticare la situazione in Italia, dove le decisioni annunciate dalla Corte Costituzionale sull'Italicum di fatto aprono le porte ad elezioni anticipate entro quest'anno.
Secondo l'esperto di Exane in base al nuovo sistema elettorale nessuna forza politica sarà in grado di raggiungere il 40% per ottenere la maggioranza assoluta e questo rende poco probabile un Governo guidato dal Movimento 5 Stelle. E' altrettanto vero però che in presenza di un esecutivo debole non sarà facile portare avanti le nuove riforme di cui il Paese ha bisogno, alimentando così quell'incertezza che preoccupa gli investitori.

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