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Risparmi, come investire nell'era di Trump

 (Photo by Justin Sullivan/Getty Images)
(Photo by Justin Sullivan/Getty Images)

Cambio di inquilino alla Casa Bianca, via Obama, dentro Trump. Cosa succede in Borsa? Fino al 20 gennaio, quando il presidente eletto si insedierà, gli analisti prevedono incertezza ma, anche se nessuno ha la sfera di cristallo, c’è da dire che i mercati hanno reagito all’elezione del tycoon senza grosse sofferenze. Hanno oscillato di più, tanto per intenderci, nel post Brexit.

Se la vittoria della Clinton avrebbe garantito una sorta di continuità anche in finanza, l’arrivo di Trump può diventare una possibilità per chi vuole investire in Borsa. Ecco quali sono i fattori che è bene tenere d’occhio. Per prima cosa la liquidità: non è un male tenere alto il livello della propria in questo momento, aspettando che i mercati si stabilizzino. Meglio puntare ad investimenti liquidabili facilmente per poter reinvestire le somme sfruttando le occasioni. Sul mercato azionario le indicazioni arrivate delle Borse sembrano far propendere a difesa, costruzioni e farmaceutico. Male gli esportatori, nel caso in cui Trump volesse continuare il suo approccio protezionistico, spiegato in campagna elettorale.

I titoli di Stato sono schizzati dopo il risultato del voto, per poi normalizzarsi. La prima asta di Bot dell’era Trump fa segnare tassi sopra i minimi storici, l’indicazione è che il mercato obbligazionario resta appetibile. Tra i beni rifugio per eccellenza, in questo momento di confusione sui listini, si fa largo l’oro. Nel breve periodo gli analisti consigliano di puntare sul metallo prezioso, convinti che possa tornare ai livelli del 2014. Più delicato il fronte valute: il peso messicano è in sofferenza, il rublo russo è in crescita. Bisogna attendere, con cautela, l’impatto sul dollaro, anche se gli analisti sconsigliano di puntare sui Paesi emergenti. I propositi protezionistici di Trump potrebbero rivelarsi un boomerang per questo tipo di investimenti.

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