Risparmiare e rispettare l'ambiente con i detersivi eco o fai da te
Il libro “La mia casa ecopulita” di Marta Albè spiega come fare e dà indicazioni sui prodotti che possiamo fare a meno di comprare
Risparmiare e rispettare l'ambiente quando si tratta di pulire casa? Difficile conciliare le due cose, specie di fronte alle grandi offerte di iper e supermercati che sembrano “vincere” sempre e comunque nei confronti di chi la volontà di affidarsi a detersivi ecologici o di provare quelli fai da te ce l’avrebbe, ma poi non riesce a resistere a offerte e comodità.
Eppure, se ci liberiamo dall’idea di volere tutto e subito o ci svestiamo dalle nostre abitudini in fatto di pulizia della casa, le cose possono essere molto diverse: a conti fatti con detersivi eco o fatti in casa si risparmia e si inquina poco. A dirlo, anzi ad esserne convinta, è Marta Albè, giornalista di GreenMe, testata giornalistica online, che ha raccolto in 144 pagine consigli e indicazioni utili per tentare una via alternativa all’acquisto dei detersivi inquinanti. Suo è infatti il manuale edito da Gribaudo (Feltrinelli) dal titolo “La mia casa ecopulita”.
Nel libro parecchie pagine sono dedicate ai "motivi"che ci dovrebbero portare a fare le pulizie ecologiche, termini con i quali intendi sia l'uso dei detersivi eco che quelli fai da te. Potrebbe dirci 5 di questi motivi?
“Certamente, ma prima vorrei precisare che non per forza bisogna usare i detersivi fai da te, comprare quelli ecologici è già un grosso passo in avanti. Quanto ai motivi, in primis se scegliamo detersivi eco o ce li facciamo in casa, evitiamo l’acquisto di prodotti realizzati con materie prime derivate dal petrolio e così rispettiamo l’ambiente e salvaguardiamo una risorsa in esaurimento. Secondo: così facendo contribuiamo alla riduzione dei rifiuti: con i detersivi eco alla spina, ad esempio, utilizziamo sempre gli stessi contenitori, cosa che vale anche per quelli fai da te. Terzo: si rispetta la salute di tutta la famiglia. I detersivi eco contengono sostanze più delicate rispetto ai prodotti comuni e sono fatti con materie prime derivate dall’agricoltura biologica. Quarto: oltre al rispetto dell’ambiente, i processi produttivi per la realizzazione dei detersivi eco, puntano al risparmio energetico, all’utilizzo di fonti rinnovabili oltre che al risparmio idrico. Ultimo, ma importantissimo: risparmio di denaro che incide su tutta la spesa. Anche se alcuni detersivi ecologici costano di più, sono più concentrati quindi a lungo andare se ne comprano di meno. Se poi li facciamo in casa, le materie prime costano pochissimo: vedi il bicarbonato di sodio e il sapone di Marsiglia”.
La sezione dedicata alla preparazione dei detersivi è molto accurata. Ma non crede che il vero problema di tutti sia il tempo?
“Per preparare i detersivi in casa occorre poco tempo: spesso basta un’unica volta per avere delle scorte mensili, come ad esempio capita per il detersivo multiuso. è dunque più una questione di abitudine che altro. Inoltre, come scrivo nel libro, bisogna farsi aiutare dai familiari in modo che tutti siano coinvolti”.
Ci dice dei rimedi naturali e che fanno risparmiare per pulire le superfici più sporche, le macchie più resistenti e profumare la casa?
“Per pulire le superfici più sporche e risparmiare basta usare il detersivo per i piatti, se non è fatto in casa, allora scegliamo quello eco. Con un solo prodotto, si puliscono sia pavimento che fornelli (nel primo caso diluito, nel secondo puro). Per i fornelli, inoltre, si può aggiungere il bicarbonato di sodio che crea una crema abrasiva simile a quelle che ci sono in commercio. Per le macchie: in generale il sapone di Marsiglia acquistato o fatto in casa va bene per tutto, da strofinare sulle macchie prima di fare il bucato vero e proprio, magari con una spazzolina.Per quelle più resistenti consiglio il percarbonato di sodio che si trova o su Internet o nei negozi ecologici e che c'è anche negli additivi in polvere.
Per profumare la casa una delle cose che a me piace di più sono i fiori essiccati di lavanda da raccogliere o comprare a fiere e mercatini. Si possono preparare dei sacchetti tipo pout pourri aggiungendo l’olio essenziale di lavanda che si compra in erboristeria. Ancora: se si hanno problemi muffa nei soffitti o nei muri, intanto bisogna portare pazienza e poi dotarsi di acqua ossigenata concentrata al 3% (quella che si trova in commercio) che va spruzzata sulle pareti e lasciata agire il più possibile. Si tratta di un’alternativa ecologia alla candeggina”.
Sempre in ottica risparmio, quali sono 5 cose che possiamo non comprare più? E con cosa possiamo sostituirle?
“L’ammorbidente per la lavoratrice: possiamo usarlo se serve davvero oppure lo si può sostituire con il rimedio fai da te di acqua e acido citrico (di cui parlo nel libro). Non servono prodotti per pulire vetri e specchi, basta un panno in microfibra bagnato in acqua tiepida da passare sui vetri che vanno asciugati subito. I prodotti per pulire il forno: bastano acqua e bicarbonato, quest’ultimo diluito o in polvere e poi bisogna strofinare con una spazzolina. Il brillantante per lavastoviglie: può essere sostituito da acqua e acido citrico, lo stesso prodotto di cui sopra, che può essere utilizzato in altri modi. I prodotti per spolverare: basta preparare uno spruzzino con mezzo litro d'acqua e detersivo per i piatti, da spruzzare sul panno”.