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Risparmio gestito: i titoli buy dopo la raccolta di dicembre

In giornata in cui la debolezza sembra aver la meglio a Piazza affari almeno fino a questo momento, spiccano le buone performance registrate da alcuni titoli del settore del risparmio gestito. Banca Mediolanum mette a segno un rally di oltre il 3%, seguito da Azimut (Milano: AZM.MI - notizie) che guadagna l'1,54%, mentre è preceduto dal segno meno FinecoBank (MDD: FBK.MDD - notizie) con un rosso dello 0,82%. Tra i titoli a minore capitalizzazione Anima Holding (Dusseldorf: 24083844.DU - notizie) cede un frazionale 0,18%, mentre Banca Generali si apprezza dell'1,18%.

Le indicazioni su Bca Mediolanum (Amsterdam: 28642967.AS - notizie) e Azimut

I titoli del comparto catalizzano l'attenzione degli investitori sulla scia dei dati relativi alla raccolta del mese di dicembre diffusi nelle ultime ore. Banca Mediolanum nell'ultimo mese del 2016 ha riportato un raccolta netta pari a 1,071 miliardi di euro, con un saldo positivo per l'intero anno di 5,61 miliardi di euro, in crescita del 20% rispetto all'anno precedente. Come spiegato in una nota dall'AD Massimo Doris, Banca Mediolanum a dicembre ha registrato la migliore raccolta mensile di sempre, con un dato annuale eccezionale, che assume ancor più valore considerato l'anno complesso per tutto il mondo finanziario.

Numeri accolti con favore dagli analisti, a partire da quelli di Kepler Cheuvreux che parlano di una forte raccolta netta a dicembre, alla luce della quale hanno deciso di migliorare di circa il 9% le stime sull'utile per azione del 2016. La raccomandazione sul titolo resta ferma a "hold", ma il prezzo obiettivo viene alzato da 7 a 7,3 euro.

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Bullish la strategia di Mediobanca Securities che su Banca Mediolanum ribadisce il rating "outperform", con un target price a 7,5 euro. I dati relativi alla raccolta dell'ultimo mese del 2016 hanno battuto le attese degli analisti, i quali ricordano che Banca Mediolanum è l'unico titolo del risparmio gestito ad essere coperto con una raccomandazione "outperform".

Azimut ha invece riportato a dicembre una raccolta netta positiva per 722 milioni di euro, portando il saldo dell'intero 2016 a 6,5 miliardi di euro, un dato vicino al record del 2015, da apprezzare in considerazione di un contesto caratterizzato da un'elevata incertezza e da tassi di interesse a zero.

Equita SIM ha definito ben superiore alle sue attese la raccolta di dicembre e questo ha portato gli analisti ha migliorare le stime sulle performance fee del quarto trimestre del 2016 da 35 a 40 milioni di euro, mentre le previsioni sull'utile per azione salgono del 3%. La SIM milanese non cambia però idea su Azimut, ribadendo la raccomandazione "hold", con un fair value a 16,8 euro.

I giudizi su FinecoBank

Sempre tra le blue chips segnaliamo FinecoBank che a dicembre ha raccolto 889 milioni di euro, con un risultato per l'intero 2016 pari a 5,036 miliardi di euro. La società ha spiegato che l'elevata qualità è confermata anche dalla costante prevalenza di una forte componente organica pari all'89% del totale.

Gli analisti di Mediobanca Securities parlano di un buon set di risultati per l'ultimo mese dello scorso anno, mantenendo invariato il rating "neutral" sul titolo, con un fair value a 5,7 euro.
Non si sbilanciano neanche i colleghi di Fidentiis che ribadisco la raccomandazione "hold" su FinecoBank, pur apprezzando la buona performance messa a segno dal gruppo a dicembre.

Positiva l'indicazione che arriva da Banca IMI che invita ad aggiungere il titolo in portafoglio, con un prezzo obiettivo a 6 euro, dopo che la raccolta del 2016 è stata superiore alle attese degli analisti grazie al buon risultato ottenuto a dicembre.

A puntare su FinecoBank è anche Equita SIM che invita ad acquistare con un target price a 6 euro, definendo eccezionale la raccolta conquistata nell'ultimo mese del 2016.
La raccomandazione "buy" espressa da Equita SIM è condivisa anche da Kepler Cheuvreux che fissa un fair value a 7 euro. Il broker apprezza i dati di dicembre, segnalando che c'è un rischio più contenuto di una cessione da parte di Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) della sua quota in FinecoBank.

Sotto la lente Anima Holding e Bca Generali

Spostando l'attenzione sui titoli a minore capitalizzazione, Banca Generali a dicembre ha raccolto 770 milioni di euro, il miglior risultato mensile registrato fino ad ora. Molto bene anche il bilancio dell'intero 2016 che si chiude con una raccolta netta pari a 5,86 miliardi di euro, in crescita del 22%, segnando un nuovo massimo nella storia della banca.

A puntare sul titolo è Banca IMI che invita ad acquistare con un prezzo obiettivo rivisto da 25 a 25,4 euro. Gli analisti ritengono che la la forte raccolta e la robusta posizione patrimoniale permettano una politica del dividendo premiante.
Banca IMI ha deciso di incrementare le stime sulla raccolta netta del 2017 e del 2018 a 4 miliardi di euro l'anno rispetto ai 3 miliardi indicati in precedenza, pari alla guidance di Banca Generali per il 2018.

Infine, Anima Holding nell'ultimo mese del 2016 ha riportato una raccolta netta di 220 milioni di euro, portando il totale da inizio anno a circa 4,6 miliardi di euro.
Proprio quest'oggi gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno deciso di reiterare il rating "buy" sul titolo, con un target price ritoccato verso l'alto da 6,6 a 6,8 euro, sulla scia di un incremento delle stime relative all'utile per azione del 2016, alzate del 9%.

Sempre oggi Equita SIM si è espressa positivamente su Anima Holding, ribadendo la raccomandazione "buy", con un fair value a 5,6 euro, dopo che i dati della raccolta di dicembre sono stati superiori ai 100 milioni previsti dagli analisti.

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