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Ritorno a scuola, come distinguere un'influenza dai sintomi del Covid

Dopo lunghe settimane di dubbi, timori e polemiche, milioni di studenti italiani sono tornati a scuola. Molti ragazzi sono rientrati in classe già il 14 settembre, altri lo faranno nei prossimi giorni. Purtroppo sono già stati registrati diversi casi di Covid-19, che hanno costretto intere classi e docenti alla quarantena. Come evitare il più possibile tali situazioni? E come distinguere i sintomi dell’influenza da quelli del coronavirus? Ecco alcuni consigli.

I sintomi e le differenze

Le modalità e i percorsi per identificare e isolare i casi di Covid-19 variano a seconda che il soggetto interessato sia uno studente o un insegnante, dell’età del ragazzo e del contesto in cui si presenta la sintomatologia, cioè se i sintomi si presentano a scuola o a casa.

Bambini e giovani sotto i 20 anni, oltre ad essere molto spesso asintomatici, si stima che abbiano una suscettibilità all’infezione pari a circa la metà rispetto a chi ha più di 20 anni. I sintomi più comuni di Covid-19, come segnala l’Istituto Superiore di Sanità, sono tosse secca, stanchezza, febbre, difficoltà respiratorie, congiuntivite e, in alcuni casi, perdita di olfatto e gusto.

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Diversi studi hanno inoltre evidenziato che i bambini positivi al coronavirus possono manifestare anche sintomi gastrointestinali, quali il vomito e la diarrea. Tuttavia i sintomi provocati dal Covid e dall’influenza sono molto simili nei bambini. Ragion per cui, quando la temperatura supera la soglia di 37, occorre evitare l’autodiagnosi e consultare il proprio pediatra di riferimento. Se un bambino frequenta una scuola in cui si sono già registrati diversi contagi da coronavirus, bisognerà pensare fin da subito a un’infezione da Sars-CoV-2.

Alcuni sintomi tipici delle allergie respiratorie quali la rinite, la congiuntivite e l’oculorinite possono essere confusi con i sintomi del Covid-19. In questo caso occorre sempre il medico di medicina generale. Sarà lui, nel caso, a invitarli a sottoporsi al tampone.

È bene ricordare che l'influenza con cui abbiamo a che fare tutti gli anni presenta sempre le medesime caratteristiche: insorgenza brusca di febbre oltre i 38 gradi, presenza di almeno un sintomo sistemico (dolori muscolari/articolari) e di un sintomo respiratorio (tosse, naso che cola, congestione/secrezione nasale, mal di gola). La momentanea perdita (anosmia) o diminuzione dell'olfatto (iposmia), la perdita (ageusia) o alterazione del gusto (disgeusia), sono invece tipici del Covid e non legati all'influenza stagionale.

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Come comportarsi con i più piccoli

Se i sintomi compaiono a scuola, le raccomandazioni prevedono “che vada isolato in un’area apposita assistito da un adulto che indossi una mascherina chirurgica e che i genitori vengano immediatamente allertati ed attivati”. Una volta riportato a casa, “i genitori devono contattare il pediatra di libera scelta o medico di famiglia, che dopo avere valutato la situazione, deciderà se è necessario contattare il Dipartimento di prevenzione (DdP) per l’esecuzione del tampone”.

Se i sintomi si presentano a casa, invece, il genitore dovrà contattare nel più breve tempo possibile il pediatra, il quale suggerirà di sottoporre il figlio a tampone. Il bambino dovrà essere accompagnato al punto tampone con modulo di autocertificazione.

Gli alunni più grandi

In caso di studenti più grandi, se i sintomi si presentano a scuola, il genitore dovrà accompagnare il figlio al punto tampone con modulo di autocertificazione e prendere contatti con il proprio medico di base. Lo studente maggiorenne potrà presentarsi da solo al punto tampone con il foglio di autocertificazione. Nel caso in cui uno studente si dovesse assentare da scuola per malanni e sintomatologia non riconducibile al Covid-19, spetterà al medico curante o al pediatra indicare alla famiglia le migliori cure da seguire.

Lo stesso medico poi, in base all’evoluzione del quadro clinico del paziente, valuterà i tempi per il suo rientro in classe, per cui come scritto non servirà alcun certificato. Tutti i bambini vanno incoraggiati al rispetto delle norme di igiene e prevenzione delle infezioni, come non portare le mani in bocca, non stropicciarsi gli occhi e lavare frequentemente e accuratamente le mani con acqua e sapone o disinfettante per le mani a base di alcool.

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