Rivelazione: l'Uomo Vitruviano è un algoritmo
Il disegno forse più famoso di Leonardo Da Vinci nasconderebbe un algoritmo usato dagli artisti. Una specie di codice segreto sulle proporzioni per realizzare ogni tipo di opera d'arte. È il risultato di trentasette anni, fra studi e ricerche, dello storico dell'arte Roberto Concas. L'ex direttore del Museo Archeologico e della Pinacoteca nazionale di Cagliari, ora in pensione, ha rivelato all'Ansa che l'Uomo Vitruviano è l'immagine dell'algoritmo segreto che gli artisti hanno usato dal IV al XVIII secolo per 'certificare' le proprie opere seguendo i parametri imposti dalla Chiesa.
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Secondo Concas si tratta della rappresentazione di due uomini, o forse tre, in età diverse della vita e per guardare l'immagine reale, il foglio andrebbe guardato allo specchio. Anche gli occhi dell'Uomo Vitruviano non appartengono alla stessa persona: il destro è di un uomo maturo, quello a sinistra appartiene a qualcuno di più giovane. Anche le misura delle braccia sono diverse e le due parti laterali sono più piccole, mentre l'area centrale è più grande. Persino il cerchio all'interno del quale è inserito non rappresenta ciò che sembra, ma si tratterebbe di una doppia spirale.
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"La teoria, direi meglio la scoperta del dr. Concas - ha affermato all'Ansa la direttrice del Polo Giovanna Damiani - è a mio avviso definibile come 'rivoluzionaria', capace di imporre un nuovo paradigma di lettura nella storia dell'arte, un canone rimasto inedito, che non cancella quelli a noi consueti ma apre a interpretazioni nuove, forse intuite da alcuni storici dell'arte ma mai sino ad oggi codificate".