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Russia consolida controllo Sakhalin-2, aumenta quote

Un operaio di Sakhalin Energy davanti allo stabilimento di Lng del progetto Sakhalin-2 a Prigorodnoye

TOKYO (Reuters) - Il presidente Vladimir Putin ha firmato ieri un decreto per prendere in carico il progetto di greggio e gas Sakhalin-2 nell'estremo oriente della Russia, una mossa che potrebbe costringere Shell e le major giapponesi Mitsui e Mitsubishi ad abbandonare i loro investimenti, con il braccio di ferro economico sull'Ucraina che si fa più intenso.

Il decreto prevede che la nuova società assuma tutti i diritti e gli obblighi di Sakhalin Energy Investment Co, di cui le due società giapponesi e Shell Plc detengono poco meno del 50%.

Il decreto di cinque pagine, che giunge in seguito alle sanzioni occidentali contro Mosca per l'invasione in Ucraina, indica che spetta al Cremlino decidere se gli azionisti stranieri devono rimanere nel consorzio.

Shell ha chiarito l'intenzione di abbandonare il progetto mesi fa e ha avviato colloqui con potenziali acquirenti. Il Giappone invece ha già detto che non rinuncerà ai propri interessi nel progetto Sakhalin-2 anche se sollecitato ad abbandonarlo, data l'importanza del progetto per la sicurezza energetica nazionale.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Stefano Bernabei)