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Russia, la mobilitazione parziale tra proteste e arresti

Russia, la mobilitazione parziale tra proteste e arresti

Alcuni giorni dopo la mobilitazione parziale dichiarata dal presidente russo Vladimir Putin per rafforzare l'esercito, **secondo il ministero della difesa di Mosca alcuni cittadini si starebbero recando volontariamente all'ufficio militare di Kaliningrad,**l'enclave russa tra la Polonia e la Lituania, per arruolarsi.

Saranno 300.000 i riservisti russi chiamati a rinforzare le fila dell'esercito in Ucraina. La mancata comparizione alla leva sarà inoltre punita con la reclusione da cinque a dieci anni, secondo un nuovo pacchetto di emendamenti firmato questo sabato da Vladimir Putin.

Proteste e arresti

Per protestare contro il pugno di ferro del presidente russo, centinaia di manifestanti sono scesi in piazza a Yakutsk, nell'est del Paese, questa domenica. Molti di loro sono stati fermati dalla polizia.

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700 persone erano già state arrestate sabato in tutto il Paese, per avere manifestato il loro dissenso nei confronti della politica del Cremlino.

Nessun territorio è risparmiato dalla mobilitazione parziale dichiarata da Putin: in soli tre giorni, 1.500 convocazioni sono state distribuite ai tartari della Crimea occupata, secondo quanto riferito dalle autorità di Kiev. Tra le persone chiamate alla leva ci sarebbero anche uomini di oltre 60 anni.

Sono migliaia i cittadini russi che cercano di lasciare il territorio in questi giorni, per sfuggire alla mobilitazione parziale o per timore di un'eventuale mobilitazione generale. La Finlandia ha dichiarato che il numero dei russi che entrano nel Paese è raddoppiato dagli annunci di Putin.