Russia, attacco a sede dei servizi segreti: "E' attentato terroristico"
La sede dei servizi segreti russi a Mosca, è stata oggetto di un "attentato terroristico": lo hanno reso noto le autorità russe, senza che al momento vi sia però chiarezza sulla dinamica dell'attacco.
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A differenza di quanto riportato dall'Fsb (Servizio di Sicurezza Federale) che in un primo momento aveva parlato di tre assalitori, i servizi segreti hanno rettificato precisando a Tass, Interfax e Ria Novosti che l'attentatore "ha agito da solo".
Il bilancio della sparatoria è di due morti e cinque feriti. Oltre all'assalitore è deceduto anche un vigile urbano in servizio di fronte all'entrata dell'edificio sede dei servi segreti russi.
L'attacco è stato compiuto nel giorno della conferenza di fine anno del presidente russo Vladimir Putin.
Secondo i media russi il killer sarebbe Evgeni Manyurov, un 39enne residente in una città vicino Mosca. L’attentatore era laureato in giurisprudenza e aveva lavorato come guardia di sicurezza in una società privata. Viveva a Podolsk, circa 40 chilometri a sud della capitale. Numerosi canali del servizio di messaggistica di Telegram hanno pubblicato una foto dell’uomo da morto, barbuto e con gli occhiali con la faccia insanguinata.
Il tabloid Komsomolskaya Pravda e il canale televisivo Ren hanno riferito, citando un inquirente, che il presunto aggressore aveva un arsenale di sette pistole che possedeva legalmente.
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