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Russia vede calo produzione greggio fino a 17% in 2022 - documento

Una pompa petrolifera presso il Bacino di Permian a Loving County, in Texas

(Reuters) - Nel 2022 la Russia potrebbe vedere una flessione della produzione di greggio a livello nazionale fino al 17%, in seguito all'impatto delle sanzioni imposte dall'Occidente.

È quanto emerge da un documento del ministero dell'Economia consultato da Reuters.

Gli Stati Uniti hanno vietato le importazioni di greggio russo, mentre le sanzioni occidentali contro le banche e le navi russe hanno paralizzato il commercio di petrolio, una delle principali fonti di ricavo per Mosca. Anche l'Unione europea sta valutando un embargo totale del greggio russo.

Il calo della produzione sarebbe il più significativo dagli anni '90, quando il settore petrolifero ha sofferto a causa di una scarsità negli investimenti.

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La produzione di greggio russo ha iniziato a diminuire a marzo ed è scesa di circa il 7,5% a metà aprile.

Lo scorso anno la produzione è rimbalzata dopo la contrazione vista nel 2020, il primo calo annuale dal 2008 a causa delle conseguenze della pandemia.

L'Agenzia Internazionale dell'Energia ha detto che l'impatto delle sanzioni e l'avversione degli acquirenti nei confronti del greggio russo avrebbero avuto pieno effetto a partire da maggio.

In base al documento, la produzione di greggio russo potrebbe diminuire nel 2022 tra 433,8 e 475,3 milioni di tonnellate (tra 8,68 milioni e 9,5 milioni di barili al giorno), in calo da 524 milioni di tonnellate nel 2021.

Ciò rappresenterebbe il livello più basso dal 2003, quando la produzione di greggio russo è risultata pari a 421 milioni di tonnellate.

Il ministero non ha risposto a una richiesta di commento.

Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato al governo di stringere legami energetici più stretti con l'Asia e di diversificare le forniture energetiche allontanandosi dall'Europa.

Anche le esportazioni di petrolio e gas dovrebbero diminuire quest'anno, in base al documento.

Le esportazioni di greggio sono previste tra 213,3 e 228,3 milioni di tonnellate (tra 4,27 e 4,57 milioni di bpd), in calo da 231 milioni di tonnellate nel 2021.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Francesca Piscioneri)