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Sabaf: analisi tecnica

Ottimo il rally di Sabaf (Milano: SAB.MI - notizie) che in 6 mesi ha guadagnato oltre l’80%, complice la diffusione dei dati trimestrali (nel primo trimestre 2017 i ricavi del Gruppo Sabaf sono stati pari a 37,1 milioni di euro, superiori del 20,1% rispetto ai 30,9 milioni di euro dello stesso trimestre del 2016. A parità di area di consolidamento l’incremento delle vendite è stato del 16,5%). L’eventuale superamento (in chiusura) di quota 16.30 farà scattare la possibilità di assistere ad ulteriori allunghi verso 16.73 e 17.78 euro. Segnali di debolezza sotto quota 15.26 (in chiusura). Primi segnali negativi invece al di sotto 14.17 euro (in chiusura) per il test a 13.18 euro. Il titolo in 6 mesi ha guadagnato l’81%, il 64% in 12 mesi, il 22% in 3 anni ed il 74% in 5 (dal 2000 ad oggi +390%). Dopo la diffusione dei risultati trimestrali Equita Sim ha alzato da 13,7 euro a 16,7 euro il target price su Sabaf, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per il biennio 2017/2018. Inoltre ha confermato l’indicazione “BUY”.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) primo trimestre 2017 i ricavi del Gruppo Sabaf sono stati pari a 37,1 milioni di euro, superiori del 20,1% rispetto ai 30,9 milioni di euro dello stesso trimestre del 2016. A parità di area di consolidamento l’incremento delle vendite è stato del 16,5%. Tutti i mercati hanno contribuito alla crescita: le aree caratterizzate da una congiuntura economica negativa nel corso del 2016, come il Medio Oriente e il Nord Africa, evidenziano una graduale ripresa, mentre i mercati nordamericano e sudamericano confermano gli sviluppi già rilevati nei precedenti trimestri. La famiglia di prodotto che ha registrato il miglioramento più marcato è quella dei bruciatori speciali, in crescita del 35,9% rispetto al primo trimestre dell’esercizio precedente. L’aumento dei volumi di vendita, insieme al costante miglioramento dell’efficienza produttiva, ha determinato un rilevante incremento della redditività: l’EBITDA del periodo è stato di 7,6 milioni di euro, pari al 20,4% delle vendite, superiore del 35,4% rispetto ai 5,6 milioni di euro (18,1% delle vendite) del primo trimestre 2016. Il reddito operativo (EBIT) è stato pari a 4,3 milioni di euro, corrispondente all’11,7% del fatturato, superiore del 76,4% rispetto ai 2,5 milioni di euro dello stesso periodo del 2016 (8% del fatturato). L’utile netto del periodo è stato di 3,1 milioni di euro, superiore del 97,4% rispetto agli 1,6 milioni di euro del primo trimestre 2016. Gli investimenti del trimestre sono stati pari a 2,9 milioni di euro (4,2 milioni di euro nel primo trimestre 2016 e 11,8 milioni di euro nell’intero esercizio 2016). Al 31 marzo 2017 l’indebitamento finanziario netto è di 24,5 milioni di euro, rispetto ai 23,5 milioni di euro del 31 dicembre 2016.

Williams R: Ipercomprato.

Medie mobili esponenziali

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Il prezzo è collocato al di sopra di Ema20, quest’ultima è superiore a Ema50; entrambe sono superiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria è in atto l’orientamento più rialzista possibile.

Prevedibile evoluzione della gestione

L’andamento delle vendite si mantiene molto positivo anche nel secondo trimestre dell’anno. Ancorché la visibilità sul secondo semestre sia al momento ridotta, il Gruppo stima attualmente di potere raggiungere nell’intero 2017 vendite per circa 145 milioni di euro, rispetto ai 131 milioni di euro del 2016, e margini operativi in miglioramento rispetto all’esercizio 2016 (la precedente previsione indicava vendite per circa 140 milioni di euro). Qualora la situazione economica subisca significative variazioni, i valori consuntivi potrebbero discostarsi dai dati previsionali.

Autore: Pasquale Ferraro Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online