Sabaf: analisi tecnica della giornata
Situazione di precarietà per Sabaf (Londra: 0NIG.L - notizie) che ha perso ulteriore terreno nelle ultime due settimane. Le (Taiwan OTC: 8490.TWO - notizie) prospettive del titolo della società produttrice di componenti per cucine e apparecchi domestici per la cottura a gas, risultano incerte e in caso di discese al di sotto del sostegno psicologico a 10 euro, si profilerebbe all’orizzonte l’ipotesi di un ritorno a 9,65 e con quest’ultima violazione fino area 9,45 euro. Al fine di scongiurare detto scenario, i corsi dovranno riportarsi quanto prima al di sopra di 11 euro (con tenuta settimanale), circostanza che creerebbe i presupposti per una estensione verso il primo obiettivo a 11,30 euro. Il titolo negli ultimi 6 mesi ha ceduto il 14.4%, il 51.20% in 5 anni e negli ultimi 16 anni ha invece guadagnato circa 15 punti percentuali. Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) 2015 il Gruppo Sabaf ha conseguito un moderato incremento delle vendite, che hanno raggiunto i 138 milioni di euro (+1,2%). L’incremento delle vendite è attribuibile principalmente alla crescita dei bruciatori: relativamente ai bruciatori standard il Gruppo ha beneficiato della forte competitività dei suoi processi produttivi (grazie anche alla maggiore produzione presso lo stabilimento turco), mentre per quanto riguarda i bruciatori speciali si rileva il successo dell’introduzione di nuovi modelli ad alta efficienza energetica. Molto positivo è stato anche l’andamento delle vendite di cerniere, dove sono stati consolidati alcuni importanti rapporti di fornitura e introdotti nuovi modelli speciali. Le famiglie dei rubinetti e termostati hanno invece registrato una flessione, a causa di una maggiore pressione competitiva.
Medie mobili esponenziali:
il prezzo è collocato al di sotto di Ema20, quest’ultima è inferiore a Ema50; entrambe sono inferiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria è in atto l’orientamento più ribassista possibile.
Nel 2015 il Gruppo Sabaf ha effettuato investimenti netti per 12,1 milioni di euro. I principali investimenti dell’esercizio sono stati finalizzati all’incremento della capacità produttiva e alla ulteriore automazione della produzione dei rubinetti in lega leggera. Sono stati realizzati i macchinari necessari per l’avvio della produzione in Cina ed è stata ulteriormente aumentata la capacità produttiva presso lo stabilimento in Turchia. Sono stati inoltre effettuati investimenti per il miglioramento dei processi produttivi – tra cui l’acquisto di nuovi impianti di lavaggio ad alcool – e investimenti di mantenimento e sostituzione, volti a mantenere costantemente aggiornati i beni strumentali. Al 31 dicembre 2015 l’indebitamento finanziario netto è pari a 25,9 milioni di euro, contro i 26,9 milioni di euro del 31 dicembre 2014, mentre il patrimonio netto ammonta a 111 milioni di euro; il rapporto tra l’indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto è pari a 0,23 contro lo 0,24 del 2014.
Autore: Pasquale Ferraro Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online