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Safilo Group: analisi tecnica della giornata

Il tentativo di un ulteriore allungo è stata bruscamente respinto dalla resistenza posizionata a 10.0 euro ma discese fino a 9.12 euro saranno compatibili con un pronto recupero. Dobbiamo comunque prendere in considerazione che il titolo Safilo Grp è stato artefice di un lungo recupero partito lo scorso 28 giugno (6.27 euro), guadagnando così circa 58 punti percentuali. In caso di rottura di 9.12 euro, in chiusura di seduta, scatteranno i primi segnali negativi che verranno ampliati al di sotto di 9.0 euro (in chiusura di seduta), preludio ad un ritorno dei prezzi in area 8.50 euro. Concrete indicazioni di forza verrebbero invece inviate in caso di successo sui 10.0 euro (in chiusura di seduta), circostanza che introdurrebbe un'estensione verso area 10.70 euro (1° target). Il titolo in 6 mesi ha guadagnato il 26%, -16.5% in 12 mesi, -35% in 3 anni e +97% in 5 (dal 2005 ad oggi -86%).

Il mese scorso il Gruppo Safilo, creatore italiano di occhiali totalmente integrato e distributore mondiale di qualità e fiducia, ha annunciato un nuovo accordo di licenza per il design, la produzione e la distribuzione mondiale delle collezioni di occhiali da sole e montature da vista a marchio rag & bone. L'accordo avrà durata di cinque anni a partire da gennaio 2018 fino al 31 dicembre 2022. Con rag & bone il Gruppo arricchisce il portfolio di marchi designer, un segmento in crescita che vede uno spostamento interessante del mercato verso brand nuovi, di tendenza e sperimentazione. Questa licenza apre nuove opportunità di crescita per il business, in particolare negli Stati Uniti e nel Regno Unito, coerentemente con la strategia di diversificazione per segmento di mercato. Il gruppo continua a puntare sulla expertise di prodotto e sulla capacità distributiva per individuare nuovi spazi di crescita e innovare il business attraverso brand che dettano le tendenze nei diversi segmenti di mercato.

Medie mobili esponenziali:

il prezzo è collocato al di sotto di Ema20, quest’ultima è superiore a Ema50; entrambe sono superiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria non è in atto l’orientamento più rialzista possibile.

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Informazioni sull’andamento della gestione

La prima metà dell'anno ha registrato un progressivo miglioramento del business, in particolare della performance delle vendite dei marchi in continuità in Europa, Nord America e IMEA, e l’avanzamento dei progetti di risparmio costi e di efficientamento operativo. Le vendite nette dei primi sei mesi del 2016 hanno registrato una flessione del 3,5% a cambi correnti e del 2,1% a cambi costanti, mentre le vendite dei marchi in continuità sono cresciute del 5,3%. Il business ha recuperato slancio nel corso del secondo trimestre, con ricavi sostanzialmente in linea con il secondo trimestre dell’anno precedente a cambi correnti (-0.3%) ma in crescita del 2,0% a cambi costanti.

La performance ha riflesso il miglior andamento delle vendite dei brand in continuità, con una crescita nel trimestre del 9,0% a cambi costanti che ha più che compensato l'impatto negativo dei marchi che non fanno/non faranno più parte del portafoglio del Gruppo. La crescita è risultata particolarmente evidente in Europa, nel core business nord americano e in IMEA, mentre l’Asia ha continuato a rappresentare un freno. Nella prima metà del 2016, il margine industriale lordo, pari al 60,6% delle vendite, è rimasto sostanzialmente in linea con il margine registrato nel primo semestre 2015, mentre nel secondo trimestre dell’anno è risultato pari al 60,2% rispetto al 60,9% del secondo trimestre 2015.

A livello operativo, il margine EBITDA ante oneri non ricorrenti del primo semestre 2016, pari all’8,9% delle vendite, è sceso di 40 punti base rispetto al primo semestre 2015, ma ha registrato un miglioramento di 90 punti base nel secondo trimestre, al 9,5% delle vendite, grazie ad un maggiore risparmio di costi ed a una migliore leva operativa. Nei primi sei mesi del 2016, il risultato netto di Gruppo ante oneri non ricorrenti è aumentato del 130,6% grazie alla dinamica positiva degli oneri finanziari netti. Alla fine di giugno 2016, l'indebitamento finanziario netto di Gruppo è stato pari a Euro 102,8 milioni in miglioramento rispetto ai 110,1 milioni di Euro registrati al 30 giugno 2015.

Autore: Pasquale Ferraro Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online