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Saipem nella polvere dopo i conti. Analisti severi, ma non tutti

Ancora una seduta ad alta tension per Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) che già ieri è stato oggetto di forti vendite, chiudendo la giornata con un ribasso di circa tre punti e mezzo percentuali. La situazione è ancora più pesante oggi visto che il titolo, dopo un avvio già in calo, ha accelerato progressivamente al ribasso, scivolando nell'ultima posizione del paniere del Ftse Mib. Mentre scriviamo Saipem passa di mano a 0,4282 euro, con un affondo del 5,14%, alimentato da volumi di scambio vivaci visto che fino ad ora sono transitate sul mercato oltre 67 milioni di azioni, contro la media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 84 milioni di pezzi.

I principali risultati dell'esercizio 2016

A mettere sotto pressione Saipem sono i risultati del 2016 diffusi ieri dopo la chiusura di Piazza Affari. Il gruppo ha chiuso l'ultimo esercizio con una perdita reported di 2,087 miliardi di euro, al netto di svalutazioni e oneri da riorganizzazione per 2,313 miliardi, in netto peggioramento rispetto al rosso di 806 milioni di euro del 2015.

Il risultato netto adjusted è positivo per 226 milioni di euro, contro la perdita di 508 milioni dell'anno precedente. I ricavi sono scesi da 11,507 a 9,976 miliardi di euro, mentre l'Ebitda adjusted è salito da 608 milioni a 1,266 miliardi di euro, a fronte di un Ebit adjusted pari a 582 milioni, contro la perdita di 154 milioni dell'anno precedente.
In netta riduzione l'indebitamento netto che si attesta a 1,45 miliardi di euro, rispetto ai 5,39 milioni della fine del 2015.

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Confermato l'outlook 2017: i target previsti

Quando all'outlook per l'anno in corso, il management di Saipem ha confermato i target finanziari, prevedendo di chiudere il 2017 con ricavi per circa 10 miliardi di euro, un utile netto superiore ai 200 milioni, mentre il margine operativo lordo dovrebbe attestarsi a circa 1 miliardo di euro e il debito netto scende a circa 1,4 miliardi di euro a fine anno.
La conferma della guidance per l'anno in corso, per quanto positiva, non basta a frenare l'emorragia sul titolo, finito sotto la lente delle banche d'affari dopo i conti dello scorso anno.

Diverse banche d'affari sono bearish sul titolo

Gli analisti di Raymond James parlano di un quarto trimestre leggermente inferiore alle attese, con particolare riferimento all'Ebit. Il broker fa notare che la struttura finanziaria di Saipem appare più stabile rispetto a 12 mesi fa, ma il mercato resta difficile e la concorrenza feroce. Per questo motivo gli esperti ribadiscono una strategia bearish sul titolo, con una raccomandazione "underperform".

Lo stesso rating viene ribadito da Bernstein che fissa un prezzo obiettivo a 0,27 euro, ben al di sotto delle attuali valutazioni. Gli analisti parlano di una trimestrale sotto le stime con riferimento ai ricavi, evidenziando che l'outlook resta debole.

Severo anche il giudizio di Icbpi che consiglia di vendere il titolo con un target price a 0,32 euro, complici i deludenti ricavi del quarto trimestre, anche se ha sorpreso in positivo la marginalità.
Quando all'anno in corso, gli analisti ritengono che il 2017 sarà caratterizzato da risultati deboli a causa di una situazione di mercato ancora molto difficile, malgrado i forti benefici del piano di razionalizzazione portato avanti dal 2015.

Meno severi i giudizi di SG e di Equita

Meno duri i colleghi di Società Generale che da una parte hanno confermato la raccomandazione "hold" su Saipem, con un fair value rivisto al ribasso da 0,53 a 0,46 euro.
Sulla scia dei conti dello scorso anno, gli analisti hanno rivisto al ribasso le previsioni sull'utile per azione, tagliandole del 29% per il 2017 e del 30,3% per il 2018.

Anche Equita SIM consiglia di mantenere il titolo in portafoglio, con un target price a 0,46 euro. La SIM milanese parla di ricavi inferiori alle stime nel quarto trimestre, a fronte però di un debito netto leggermente migliore. Anche se la guidance sul 2017 è stata confermata, per gli analisti il vero nodo è rappresentato dalle aspettative 2018, visto che la visibilità sulla raccolta ordini resta bassa.

Goldman Sachs (NYSE: GS-PB - notizie) e Bca Akros puntano ancora su Saipem

Infine, non manca chi è ancora positivo su Saipem ed è il calo di Goldman Sachs che continua a consigliarne l'acquisto, con un prezzo obiettivo rivisto frazionalmente da 0,58 a 0,57 euro. La banca americana riconosce che i ricavi del quarto trimestre sono stati inferiori alle attese, ma per gli analisti è positiva la conferma della guidance del gruppo per l'anno in corso.

Ad avere una raccomandazione "buy" sul titolo è anche Banca Akros che fissa un fair value a 0,54 euro. Gli analisti credono che le attuali quotazioni offrano un buon punto di ingresso per puntare su un'ulteriore ripresa dei prezzi del petrolio, pur riconoscendo che l'outlook di breve termine resta difficile specie con riferimento al business offshore per il quale non si vedono segnali di ripresa.

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