Saipem, svalutazioni per 929 mln, rivede target 2015 in rosso, taglia 8.800 posti
MILANO (Reuters) - Saipem chiude il semestre con un risultato netto negativo di 920 milioni di euro e con un Ebit in rosso per 790 milioni incluso l'impatto di 211 milioni di svalutazioni del cpaitale immobilizzato.
A pesare sui conti la cancellazione del contratto South Stream con i russi di Gazprom, secondo una nota della società di ingegneristica e costruzioni controllata al 43% da Eni.
Le svalutazioni complessive ammontano a 929 milioni fra capitale di esercizio e capitale immobilizzato e queste avranno effetti sui risultati e sulla guidance per l'anno intero, che viene completamente rivista rispetto a quella anunciata il 27 aprile scorso.
Le nuove stime indicano per il 2015 ricavi intorno ai 12 miliardi di euro (da 12-13 mld stima precedente); Ebit adjusted negativo per 250 milioni circa; Ebit in rosso per 450 milioni circa (da dato positivo di 500-700 milioni forchetta precedente); perdita netta di 800 milioni (da utile di 200-300 milioni); investimenti tecnici inferiori a 600 milioni e debito netto inferiore a 5 miliardi.
A fine primo semestre il debito netto è salito a 5,531 miliardi.
Al contempo l'azienda ha approvato un piano di rilancio, denominato "Fit for future" che prevede un taglio dei costi che porterà a risparmi cumulati di 1.300 milioni fra il 2015 e il 2017. Previsto il taglio di 8.800 posti di lavoro su una forza lavoro complessiva a livello mondiale di circa 50.000 persone, secondo dati forniti dal sito web della società.
(Giancarlo Navach)
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