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Salute, sempre più cara. E molti rinunciano alle cure

. La spesa sanitaria privata pro capite è passata da 449 a 574 euro. (Getty)
. La spesa sanitaria privata pro capite è passata da 449 a 574 euro. (Getty)

L’importante è la salute. Sì, ma a che costo? La spesa sanitaria diventa sempre più difficile da sopportare per le tasche degli italiani che, tra il 2001 e il 2014, hanno sborsato oltre 100 euro in più in media rispetto al periodo precedente. La spesa sanitaria privata pro capite è passata da 449 a 574 euro. I dati sono quelli della Corte dei Conti, rielaborati da Adnkronos e mostrano che nel 2015 si deve registrare un ulteriore aggravio per le tasche degli italiani.

La spesa privata sanitaria è salita in media a 574 euro a persona. Chi spende più di tutti? I valdostani, mentre i campani sono quelli che tirano fuori meno: 799 euro contro 304 euro. Restando ai dati del 2015, ma spostando l’indagine sulle macroaree si evidenzia come cittadini del Nord del 2015 abbiano speso complessivamente 19,7 miliardi di euro, ovvero più della metà del totale, il 56,5 per cento. Nelle regioni del Centro, invece, la spesa è stata di 6,8 miliardi, pari al 19,5 per cento. Il Sud ha pagato 8,4 miliardi, il 24 per cento. Totale 34,9 miliardi.

Nel 2016 una famiglia su due ha dovuto rinunciare a curarsi per motivi economici.
Nel 2016 una famiglia su due ha dovuto rinunciare a curarsi per motivi economici.

Spesa pro capite diversa. Al Nord-Ovest sale a 724 euro, mentre si ferma a 688 euro al Nord-Est. Si scende sotto la media in Centro, 564 euro pro capite, fino ai 400 euro nel Sud. Se consideriamo le singole regioni, la spesa pro capite più alta si regista in Valle d’Aosta, 799 euro, seguita dalla Lombardia, 782 euro e dal Trentino 764 euro. Un dato su tutti: gli abitanti della Lombardia da soli sborsano 7,8 miliardi, ovvero il 22,4 per cento del totale.

Nel 2016 una famiglia su due ha dovuto rinunciare a curarsi per motivi economici. Troppo lunghe le liste d’attesa nelle regioni di residenza e troppo dispendiosa, sempre in termini economici, la trasferta in un’altra regione dove il sistema sanitario pubblico è più efficiente. In totale sono quasi 11 milioni gli italiani che hanno dovuto rimandare un esame importante e rinunciato, di fatto, a curare la propria salute.