Sanità, quella privata costa meno ed è più veloce della pubblica
Per una radiografia agli arti il privato chiede in media 42 euro, contro i 50 del pubblico. E la musica non cambia anche nel caso di una visita ortopedica: chi decide di prenotare privatamente sborsa 103 euro, la stessa visita prenotata con il servizio sanitario nazionale costa in media 106 euro. E per una visita nel pubblico occorre aspettare molto di più.
La ricerca della Cgil
I dati sono quelli della ricerca della Funzione Pubblica Cgil, condotta dal Consorzio per la Ricerca Economica. Applicata in Sanità su 365 strutture pubbliche e privare, l’indagine prende in esame un campione di oltre 26 milioni di cittadini, e si riferisce al periodo 2014-2017. Il 44 per cento della popolazione di Lombardia, Veneto, Lazio e Campania aspetta di più per un esame prenotato nel pubblico, rispetto a uno nel privato.
I tempi d’attesa aumentano
Negli ultimi tre anni i tempi di attesa sono aumentati. Facciamo qualche esempio. Per una visita oculistica ci si impiega 88 giorni, ben 26 in più rispetto al 2014. Per ottenere un appuntamento con l’ortopedico occorre pazientare quasi due mesi, quattro anni fa bastava la metà del tempo.
Le difficoltà del servizio sanitario pubblico
“Di fatto la tempestività di accesso sembra una condizione garantita dal Servizio Sanitario Nazionale solo per le prestazioni urgenti”, spiega Federico Spandonaro, direttore del Consorzio per la Ricerca Economica Applicata in Sanità. “Per le restanti prestazioni diventa un servizio praticamente a pagamento”.
La sfida del privato
Per Serena Sorrentino, segretario generale Fp-Cigil, il servizio nazionale “continua ad arretrare soccombendo alla concorrenza del privato”. Un’ecocardiografia costa 93 euro nel privato e 103 euro con la mutua. “La sanità privata”, si legge nella nota della Cgil, “fa riferimento all’offerta pubblica per calibrare la propria e rendersi competitiva, puntando sul rapporto qualità prezzo”.