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Saras, Moratti: Rosneft al 12%, "mi hanno detto che non intendono cedere altre quote"

MILANO (Reuters) - Rosneft, che detiene a oggi il 12% del capitale di Saras, non ha intenzione di cedere ulteriori quote sul mercato della società che fa capo alla famiglia Moratti.

A dirlo è il presidente della società di raffinazione, Gian Marco Moratti, al termine dell'assemblea sul bilancio 2015 che ha cooptato Andrey Shishkin in consiglio al posto del numero uno del colosso dell'energia russa, Igor Sechin.

Lo scorso ottobre Rosneft ha ceduto il 9% circa di Saras, scendendo al 12% del capitale, mentre sabato scorso è scaduto il lock up, quindi potenzialmente i russi potrebbero tornare a vendere la restante quota che detengono.

"La società mi ha detto che non intende cedere ulteriori quote di Saras", ha sottolineato Moratti che ha comunque aggiunto di non sentire Sechin da un po' di tempo.

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Moratti ha quindi sottolineato che "i russi hanno comprato il 21% a 1,37 euro, hanno venduto il 9% con il titolo che era a 2,10 euro lo scorso ottobre, mentre sabato è scaduto il lock up. Oggi il titolo sarebbe a 3 euro se non ci fosse questa eventualità di cessione della loro partecipazione".

Nel corso dell'assemblea, il presidente di Saras ha avuto parole di apprezzamento per Sechin che "si è comportato molto bene nei confronti della società. Si è verificato un momento molto pesante nella sua società (Rosneft) perché il prezzo del greggio è arrivato a un terzo di quello che era prima e loro sono i pù grandi produttori al mondo".

Moratti ha poi aggiunto che "Sechin è in aereo dalla mattina alla sera ed è difficile da rintracciare, lavora moltossimo. Per questo motivo ha deciso di mettere al suo posto Andrey Shishkin, una persona di altissimo valore, visto che è stato vice ministro dell'Energia del governo russo".

(Giancarlo Navach)