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Saras punta a risparmi per 120 mln euro, espansione biofuel

di Ron Bousso

LONDRA (Reuters) - Saras ha in programma risparmi sui costi per 120 milioni di euro per far fronte a un lento recupero della domanda energetica, a causa della pandemia ancora in corso, e prevede di accelerare la produzione di biocombustibile per venire incontro alle più rigide regolamentazioni ambientali.

Lo dichiara l'AD Dario Scaffardi in un'intervista a Reuters, all'indomani della nota in cui il gruppo di raffinazione petrolifera controllato dalla famiglia Moratti ha annunciato il varo di una serie di misure per ridurre i costi, tra cui il ricorso alla cassa integrazione per tutti i dipendenti fino a giugno 2021.

"Il contesto della raffinazione negli ultimi mesi è stato estremamente, estremamente impegnativo", spiega il manager.

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Saras, che ha riportato una perdita di 41 milioni nel primo semestre, prevede di ridurre i costi "di circa 120 milioni di euro", afferma l'AD.

Circa 30 milioni arriveranno dal ricorso alla cassa integrazione che coinvolgerà i 1.378 dipendenti del gruppo. Non ci saranno esuberi, aggiunge.

La parte restante dei risparmi arriverà dal taglio della manutenzione degli impianti "a un livello più basso possibile" così come il congelamento di investimenti programmati in centri stoccaggio e potenziamento della rete elettrica, spiega ancora il manager.

La raffineria di Sarroch nel sud della Sardegna continuerà a operare anche se a tassi tra il 70 e l'80% della propria capacità.

La domanda globale di petrolio è crollata fino a un terzo a causa dei lockdown nazionali decisi nella prima metà dell'anno per contrastare la pandemia da Covid-19.

Secondo l'Agenzia internazionale per l'energia una lenta ripresa economica dalla pandemia minaccia di ritardare un pieno recupero della domanda mondiale di energia fino al 2025.

I margini per la trasformazione di greggio in carburanti come diesel e benzina, conosciuti come 'crack', nel terzo trimestre hanno toccato dei livelli minimi decennali e hanno registrato solo un lieve recupero nel quarto trimestre.

"Mai abbiamo avuto i crack a livelli così ridicoli nei mesi passati", spiega Scaffardi, aggiungendo di prevedere un miglioramento dei margini all'inizio del 2021.

TRANSAZIONE ENERGETICA

Nonostante il freno sulle spese a breve termine, Saras rimane impegnata nel progetto più a lungo termine di espandere in maniera decisa la capacità di raffinazione dei biocombustibili, scommettendo su un aumento della loro domanda e su norme più rigide in materia di tutela ambientale.

"Siamo pronti a produrre un quantitativo significativo di olio vegetale e pensiamo di aumentarlo. I biocombustibili sono una opportunità grazie alla struttura dei costi in Europa", spiega l'AD.

Saras sta anche considerando investimenti in idrogeno, sempre più visto come un combustibile 'pulito' che potrebbe giocare un ruolo crescente nella transazione energetica.

Infine, Scaffardi ha confermato indiscrezioni stampa secondo cui le autorità italiane stanno indagando su Saras per un "presunto utilizzo di petrolio di origine illegale". La società "nega fermamente qualsiasi pratica illegale" e definisce le accuse senza fondamento, dice l'AD.

(In redazione a Milano Cristina Carlevaro, Sabina Suzzi)