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Scatta un primo campanello d'allarme: ribasso in arrivo?

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l’intervista realizzata a Gianvito D’Angelo, trader professionista che coniuga analisi intraday e multiday su futures, azioni e forex. Chi volesse contattare Gianvito D’Angelo può scrivere all’indirizzo email: supergianvi@gmail.com, oppure richiedere la sua amicizia su Facebook (NasdaqGS: FB - notizie) .

L'indice Ftse Mib è stato respinto dall'area dei 19.000 punti, mettendo sotto pressione ora l'area dei 18.500. Il fallimento di questo attacco costringe ad abbandonare qualsiasi velleità rialzista o si può ancora confidare in nuovi recuperi?

Se analizziamo il grafico del Ftse Mib da un punto di vista di analisi tecnica evoluta, notiamo che al momento ancora non sta vendendo minimi. Forse si stanno vendendo massimi, ma non ancora minimi, e fino a quando questi ultimi non saranno venduti di fatto il mercato non scenderà.

Dobbiamo avere una orta di piccola view aggiuntiva sui mercati americani, perchè il driver rimane l'S&P500 che al pari del nostro Ftse Mib non sta ancora vendendo minimi.
L'indice americano sul finire della scorsa settimana ha registrato una bella accelerazione al ribasso, ma poi ha quasi recuperati minimi della seduta di giovedì.

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Questo ci porta a dire che la volatilità sta leggermente aumentando, ma il mercato non sta ancora vendendo minimi. Il Ftse Mib sembra arrivato graficamente a ridosso delle resistenze, ma pare non siano ancora entrate posizioni short che possano in qualche modo buttarlo giù.

Il mercato si sta predisponendo per scendere, ma non è ancora pronto per farlo. Ci troviamo in presenza di un primo campanello d'allarme e il consiglio che possiamo dare è di andare a monitorare la volatilità perchè indipendentemente dal movimento, sia esso al rialzo o al ribasso, la prova evidente della fine del trend long sarà proprio l'aumento della volatilità, propedeutica alla preparazione di un nuovo trend short.

Tra i bancari oggi i due più penalizzati dalle vendite sono Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie) e Banca Popolare di Milano (Milano: PMI.MI - notizie) . Come valuta l'attuale impostazione di questi due titoli?

Banco Popolare presenta un ordinamento delle medie totalmente negativo e i corsi sono solo sopra la media a 20 periodi. Sembra che in area 5,7 euro ci sia un supporto che però non è eccezionale, mentre terrei molto attentamente in considerazione la soglia dei 6,2/6,24 euro, corrispondente ai minimi di febbraio.

Andare in break-in, ossia riassorbire l'area dei 6,2/6,24 euro, sarebbe una sorta di piccolo ravvedimento che il titolo potrebbe avere per avere dei target leggermente più ambiziosi in area 8 euro.
Il trend di medio e di lungo resta negativo, mentre quello di breve, se riusciamo a prendere questo movimento da 6,2 a 8 euro, potrebbe essere positivo.

Banca Popolare di Milano è impostata leggermente meglio perchè si trova già al di sopra dei minimi di febbraio e la media mobile a 20 periodi sembra stia facendo da supporto alle quotazioni e mi riferisco all'area di 0,6245/0,625 euro.

La fascia di prezzo compresa tra 0,621 e 0,64 euro potenzialmente dovrebbe essere comprata in ottica di medio periodo. Le (Taiwan OTC: 8490.TWO - notizie) medie sono ancora ordinate al ribasso, per cui i movimenti che ci possiamo attendere al rialzo dovrebbero essere al momento contenuti.
Un potenziale target del movimento sarà in area 0,74 euro, parte bassa dell'area dei massimi segnati a marzo.

Quest'oggi si muovono in controtendenza rispetto al mercato Fca e CNH Industrial. Valuterebbe un acquisto di questi due titoli sui livelli attuali?

Il fatto che il movimento di questi due titoli avvenga in controtendenza vuol dire che gli stessi godono di un surplus di forza relativa e questo è positivo.
Graficamente il canale di Fca rimane ancora ribassista e il titolo non ha ancora raggiunto l'apice che si colloca in area 7,7/7,8 euro. Al momento, sebbene ci sia un surplus di forza relativa, mi aspetterei movimenti al rialzo solo in ottica di medio periodo e non di più, perchè il trend ormai è short esattamente da un anno.

CNH Industrial mostra un'impostazione leggermente migliore perchè abbiamo un canale che dura da circa un anno a questa parte, ma sembra che il mercato stia provando a superare al rialzo i massimi di swing segnati a metà dicembre.

La media mobile a 200 periodi in area 6,4 euro sembra fungere da potenziale supporto e pare che gli spunti per un rialzo ci siano al momento.
CNH Industrial sembra incapace per ora di generare minimi di swing più bassi e quindi l'idea è di provare a cavalcare almeno in ottica di breve periodo un eventuale trend long.

Grazie anche al rialzo del petrolio Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) si è ripreso di recente. Cosa può dirci di questo titolo?

Se guardiamo Saipem in ottica di lungo periodo di fatto mette sempre paura perchè non ha fatto altro che scendere. Le medie mobili sono ordinate al ribasso e quella a 200 periodi passa su quotazioni siderali a 0,67 euro, ben lontane dai prezzi correnti.

Ad aprile Saipem ha registrato un'ottima performance perchè dai minimi a 0,3025 euro, è arrivato a toccare un massimo a 0,444 euro. Siamo ancora adesso su potenziali resistenze per cui l'idea sarebbe quella di shortare massimi di swing più bassi.

Visto che in ottica pluriennale ha un deficit di forza relativa, Saipem dovrebbe essere uno dei titoli meno adatti a cavalcare un rimbalzo, perchè meno reattivo ad una salita.
Il consiglio è di non intervenire al momento, ricordando che i massimi di marzo sono stati superati di poco ma in seguito hanno respinto il titolo al ribasso.

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