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Scenari attesi fino alla elezioni Usa: strategie su vari titoli

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Andrea Plevna, analista tecnico di Alfa Scf, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su diverse blue chips.

L'indice Ftse Mib è ripartito da area 16.000, ma sembra aver trovato un primo ostacolo a 16.500. E' lecito attendersi ulteriori progressi nel breve?

I rialzi che hanno caratterizzato il nostro indice nelle ultime ore sono da ricondurre al semi-accordo dell'Opec che presenta ancora parecchi punti interrogativi, perchè non è chiara la tempistica del taglio alla produzione di petrolio.
A Piazza Affari il Ftse Mib è in una evidente fase di congestione che ormai va avanti da quattro mesi e che vede nei 16.000 punti un valido supporto statico, anche se il sostegno più importante è quello dinamico che transita in area 15.800 punti. Non mi stupirei se venisse testato questo livello dove passa la trendline che unisce i minimi a partire dal 2012.

Al rialzo la prima resistenza statica è quella dei 16.750 punti in corrispondenza dei massimi delle ultime sedute e successivamente l'ostacolo dei 17.400 punti, massimi registrati a inizio settembre.
La fase di incertezza del mercato è dovuto alla situazione più generale delle Borse che trovano un mover molto importante nelle elezioni presidenziali Usa. A ciò si aggiunge il problema di Deutsche Bank (Londra: 0H7D.L - notizie) che tocca da vicino il nostro listino, per il quale una componente importante è rappresentata proprio dai bancari.

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Questi due fattori, elezioni Usa e vicenda Deutsche Bank, non lasciano tranquille le quotazioni del Ftse Mib.
Quella in atto sul mercato è una fase laterale e indubbiamente la decisione dell'Opec da sola non è sufficiente per determinare un'inversione di trend, motivo per cui almeno fino a quando non arriveremo all'appuntamento delle elezioni Usa, proseguirà la fase laterale e di incertezza.
In caso di stock picking, il consiglio è di farlo con assoluta cautela, andando a preferire non tanto acquisti sulla forza, quanto ingressi sulla debolezza, quindi individuando delle buy opportunity legate ad un'area supportiva.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore bancario quali sono i titoli che sta seguendo con più interesse a Piazza Affari?

Partiamo da Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) che è vicinissimo ai minimi assoluti toccati a luglio 2012 sotto i 2 euro e precisamente in area 1,8 euro. Il titolo è in estrema difficoltà da inizio anno e le vendite continuano ad essere incessanti, per cui non stupisce che la situazione grafica sia estremamente negativa.

Nel brevissimo Ubi Banca potrebbe trovare in area 2 euro un ipotetico supporto da cui provare ad imbastire quantomeno un rimbalzo tecnico. La prima resistenza da monitorare è quella dei 2,2 euro e successivamente dei 2,5 euro, ricordando che il titolo da inizio anno sta perdendo circa il 70%, con un bilancio ben più pesante di altri titoli bancari.

Meno negativa l'impostazione grafica di Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) che mostra comunque una performance negativa da inizio anno, ma più contenuta rispetto a quella di Ubi Banca. Il primo supporto è quello statico a 5,5 euro e in caso di rottura di questo andremo a monitorare l'area dei 5/4,9 euro, dove transita la trendline rialzista partita dai minimi di luglio 2012.
Se Mediobanca dovesse scendere ritengo che quella dei 5/4,9 euro sia un'ottima area per nuovi ingressi long.
Al rialzo la prima resistenza da monitorare è quella dei 6,6 euro, oltre cui guarderemo all'area dei 7,5 euro.

Nel comparto delle utilities come valuta l'attuale impostazione di A2A (Other OTC: AEMMF - notizie) ed Enel (Londra: 0NRE.L - notizie) ? Quali strategie ci può suggerire per questi due titoli?

A2A anche ieri ha vissuto una buona seduta con un rialzo di oltre due punti percentuali. Il titolo sta vivendo una fase di consolidamento che ormai va avanti da un paio di mesi e con il rialzo di ieri ha raggiunto i recenti massimi a 1,26 euro. Questo è un buon segnale per il titolo che a mio avviso si appresta a testare la resistenza statica a 1,3 euro.
L'impostazione di A2A (EUREX: 928195.EX - notizie) è positiva e la stessa verrebbe compromessa se il titolo tornasse sotto gli 1,2 euro e sarebbe negata in caso di violazione del supporto a 1,12 euro.

Enel mostra un trend rialzista partito dai minimi del 2012 con una trendline che è ancora valida. Il titolo mostra ora una fase di consolidamento con una configurazione tecnica di tipo triangolare. Enel sta consolidando intorno ai 4 euro e l'impostazione potrebbe diventare positiva in caso di superamento dei recenti massimi in area 4,15 euro, con target i massimi del 2015 a 4,5 euro.

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci prima di salutarci?

Chiudiamo con Buzzi Unicem (Londra: 0NVQ.L - notizie) che da inizio anno mostra una performance positiva, arrivando a toccare nuovi massimi di periodo in area 20 euro. Il titolo non è riuscito a superare questo livello e ciò ha determinato una serie di prese di beneficio che hanno riportato le quotazioni al di sotto dei 18 euro.

Ora assistiamo ad una fase di consolidamento intorno a questo livello e con la rottura al rialzo della prima resistenza a 19 euro si potrà tornare sul pivot high del 2016 a 19,75 euro.
Il primo supporto da monitorare lo troviamo in area 17 euro e in caso di rottura di questo si sposterà l'attenzione sui 15 euro che in caso di violazione modificherà l'impostazione positiva di Buzzi Unicem.

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