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Scenario costruttivo nel lungo periodo. I titoli da preferire

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l’intervista realizzata a Gianvito D’Angelo, trader professionista che coniuga analisi intraday e multiday su futures, azioni e forex. Chi volesse contattare Gianvito D’Angelo può scrivere all’indirizzo email: supergianvi@gmail.com, oppure richiedere la sua amicizia su Facebook (NasdaqGS: FB - notizie) .

L'indice Ftse Mib sta reagendo dopo aver testato per la seconda volta l'area dei 18.500 punti. Si aspetta ulteriori progressi nel breve anche alla luce dell'andamento mostrato di recente dagli altri mercati azionari?

Questa mattina ho ascoltato in diretta le indicazioni arrivate da Bruxelles sullo stato dell'Unione europea. L'idea è che, malgrado costanti e patologiche inneficienze che abbiamo, i mercati azionari in generale siano in un grandissimo trend di fondo al rialzo che non credo si possa appagare con dei fisiologici ritracciamenti che prima o poi anche gli indici americani registreranno.
Il Dax30 e l'Eurostoxx si trova su un'area di resistenza abbastanza importante, ma l'idea è che possano romperla al rialzo e proseguire nel trend long.

Dalle dichiarazioni di questa mattina sembra che l'idea sia quella di aggiustare sempre il tiro in Europa, avendo come punto di riferimento la crescita, sia dal punto di vista fondamentale che finanziario.
L'orientamento è di spingere costantemente verso l'alto, per cui dovrebbero sopraggiungere nuovi fenomeni strutturali che al momento non sono previsti, come ad esempio un nuova crisi subprime.

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Se escludiamo queste ipotesi limite che al momento non sono probabili, l'idea è che il mercato possa salire.
Piazza Affari purtroppo avanzerà un po' meno delle altre Borse, ma sembra che il Ftse Mib stia tentando di abbandonare l'area intorno ai 18.500, puntando ai massimi del mese in corso che si collocano poco più sopra dei valori correnti, ossia intorno ai 19.150/19.200 punti, corrispondenti ai vecchi minimi del mese di gennaio.

Lo spartiacque quindi è proprio su questo livello, ricordando che febbraio fino a questo momento non è stato certo eccezionale, con l'indice che si è barcamenato tra i 19.200 e i 18.500 punti, minimi e massimi del mese in corso.
Pensavo che il Ftse Mib potesse andare a ritestare i minimi, ma ciò non è accaduto, sulla scia di nuovi record storici che sono stati segnati dall'S&P500 alle 3 della scorsa notte. E' un orario in cui i futures sui listini americani non hanno una grande volatilità malgrado i mercati asiatici siano aperti, e questo ci da l'idea di quanto possa essere forte un indice che aggiorna massimi storici in un'orario in cui di solito non lo fa.

Su Piazza Affari sono ancora costruttivo in ottica di lungo periodo, e l'unico dubbio la scorsa settimana era se il ritracciamento avesse potuto essere più ampio di quello visto fino a quel momento o se il Ftse Mib in area 18.500 fosse pronto a risalire.

In ottica di lungo periodo rimaniamo rialzisti perchè alla fine il ritracciamento dai 19.700 ai 18.500 è ben poca cosa in percentuale, per cui non possiamo pensare che questo tipo di movimento possa mettere in dubbio il rialzo messo a segno tra la fine di novembre e i primi giorni di gennaio.
La discesa dell'indice deve essere ancora definita ritracciamento e il movimento realizzato verso l'alto deve ancora etichettato come impulso.

Tra i titoli del settore bancario come valuta l'attuale impostazione di Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) e Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) ? Quali indicazioni ci può fornire per questi due titoli?

Se parliamo di investimenti di lungo periodo possiamo prendere in considerazione Unicredit, mentre se fossimo investitori che lavorano in ottica multiday, posizionarsi su un titolo che è sottoposto a dinamiche che vanno al di fuori dei grafici stessi, non è proprio il massimo quanto a gestione del rischio.

Anche se il ritracciamento che c'è stato nell'ultima parte di gennaio e nella parte iniziale di febbraio è stato più ampio in termini assoluti, quello che Unicredit ha fatto da metà dicembre ad oggi deve essere ancora considerato un ritracciamento.

Ci aspettiamo un nuovo impulso che possa attaccare i massimi del mese scorso in area 15,35/15,4 euro, per cui l'idea è che il titolo provi ad uscire da questa flag, attaccando il livello appena citato, per poi ambire a target decisamente più alti.

Ricordiamo che al di sopra dei 15,35/15,4 euro non ci sono grandi resistenze se non poco sotto area 18 euro, per cui ci sarebbe ancora spazio al rialzo.
Al momento non è facile un'evoluzione di questo tipo che non potrà certo essere definita dall'impulso di queste ore, ma l'area dei 12 euro, dove il titolo ha trovato supporto, sembra fare da spartiacque in ottica di breve periodo.

Intesa Sanpaolo lavora sempre a cavallo di una famosa trendline rialzista di lungo periodo in vigore da fine giugno scorso. Il titolo oggi non ha aperto benissimo perchè si trova ancora al di sotto della suddetta trendline, già sporcata nelle ultime tre sedute della scorsa settimana, per cui non è così strano che i corsi si trovano su valori di prezzo relativamente bassi.

L'accelerazione netta e quindi il setup di entrata ci saranno sopra i 2,16/2,17 euro, dove Intesa Sanpaolo andrà sopra i massimi delle ultime tre sedute e in più tornerà sopra la trendline rialzista, per cui l'entry ufficiale rimane intorno ai 2,17 euro.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore assicurativo cosa può dirci del recente andamento di Generali (EUREX: 566030.EX - notizie) e UnipolSai (Amsterdam: UQ8.AS - notizie) ? Valuterebbe un acquisto di questi due titoli sui livelli attuali?

Generali mostra un trend long visto che da fine giugno scorso sale, inoltre le sequenze sono positive e la trendline sui massimi decrescenti da aprile a novembre scorsi è stata decisamente rotta al rialzo a dicembre.
A differenza di altri titoli Generali a gennaio ha rotto il massimo del mese precedente e quindi quello che ha fatto in seguito può essere ancora considerato un ritracciamento.

Oggi il titolo ha rotto l'area dei 14,66 euro, massimo di venerdì scorso, e proprio poco oltre quest'area è entrato un set-up long. Sembra che Generali voglia provare a tornare sui massimi di gennaio a 15,97/16 euro.

UnipolSai ha rotto la trendline ribassista sui massimi a partire da aprile 2015, anche se il movimento di gennaio non è stato bellissimo, perchè malgrado la reazione a metà mese non è stato capace di segnare nuovi massimi più alti. I top di gennaio sono stati segnati nelle prime 2-3 sedute e da allora UnipolSai non è più salito.

Quella attuale potrebbe essere una buona area, ma il supporto più solido che potrebbe tenere di più è quello che passa intorno a 1,74/1,75 euro, su livelli inferiori ai minimi del mese in corso a 1,83/1,833 euro.
Se il titolo dovesse andare ancora più giù, in area 1,74/1,75 si potrebbe provare a cercare un pattern per andare long.

Buzzi Unicem (Londra: 0NVQ.L - notizie) continua a mostrare una buona intonazione e sta provando ad allungare verso i 23,5 euro. Cosa può dirci di questo titolo?

Il titolo mostra un ottimo trend long e a livello grafico bisogna riconoscere, a parte una fase di ritracciamento molto prolungata che c'è stata tra inizio 2014 e inizio 2015, che sono state generate sempre sequenze positive.
Tra fine gennaio e inizio febbraio Buzzi Unicem ha registrato un ritracciamento irrisorio rispetto al buon impulso che ha sempre avuto e sembra che con la seduta di venerdì e quella di oggi voglia provare a riportarsi sopra la media mobile a 20 periodi che aveva perso nei primi giorni di febbraio.

In caso di recupero della suddetta media si può pensare che la fase di ritracciamento sia finita e che un nuovo impulso sia ricominciato con i minimi dell'8 febbraio. Questo dovrebbe portare il titolo al di sopra dei massimi di periodo a 24,57 euro.

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