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Scenario incerto a Piazza Affari: strategie e titoli da seguire

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Andrea Plevna, analista tecnico di Alfa Scf, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su diverse blue chips.

Dopo la vittoria di Trump si è avuta una certa volatilità sui mercati con il Ftse Mib che ha provato a superare la soglia dei 17.000 punti salvo poi tornare indietro. Quali riflessioni si possono fare sull'attuale situazione del mercato e quali le attese nel breve?

La scorsa settimana abbiamo assistito ad uno scenario molto particolare dopo l'elezione di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti. Le ondate di vendite durante la notte tra martedì e mercoledì scorso sono state seguite da un forte recupero che ha portato i listini a chiudere in positivo.

Ad aiutare è stato senza dubbio il discorso pacato e costruttivo del Trump presidente che è sembrato molto diverso dal Trump candidato. Questo è piaciuto ai mercati che hanno reagito positivamente e per qualche giorno abbiamo assistito ad un forte apprezzamento del dollaro e ad un rialzo importante di quei titoli che a livello internazionale dovrebbero essere favoriti dalla politica di Trump. Mi riferisco in particolare ai temi delle risorse di base, del settore farmaceutico e di quello finanziario, senza dimenticare alcuni protagonisti del comparto industriale.

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L'impostazione delle scorse sedute sembra essersi rallentata e stiamo assistendo a delle prese di beneficio su quei titoli che sono saliti molto nel giro di pochissime sedute.
Si vive ora una fase di incertezza e in particolare per il Ftse Mib dal punto di vista tecnico l'impostazione è neutro-positiva perchè dai minimi segnati nei giorni post-Brexit è partita una sorta di gamba rialzista con la formazione di minimi decrescenti che tuttavia ha trovato più volte in area 17.400 una resistenza difficile da superare.

Sarà importante ora valutare gli scenari attesi in vista del referendum del 4 dicembre ed è sentiment comune di un vantaggio e quindi di una potenziale vittoria del no. Ciò potrebbe comportare un sell-off generalizzato sul nostro listino e in particolare sui titoli del settore bancario che vivrebbero delle sedute critiche, salvo poi trovare una maggiore stabilità.

In Europa a inizio 2017 ci saranno le elezioni sia in Francia che in Germania, per cui siamo di fronte ad uno scenario incerto e non semplice. In caso di vittoria del populismo potremmo assistere ad un rischio politico anche legato all'Europa che sicuramente non farebbe bene ai mercati finanziari.

In sostanza lo scenario è incerto, motivo per cui a Piazza Affari è difficile ipotizzare acquisti sulla forza in questo momento perchè ci stiamo avvicinando sempre più al referendum che sicuramente farà muovere i titoli sia al rialzo che al ribasso anche in modo marcato.
E' preferibile a mio avviso individuare degli acquisti sulla debolezza, evitando in questo periodo l'operatività sul settore bancario in attesa della consultazione referendaria di inizio dicembre.

Guardando nel dettaglio ai livelli più significativi per il Ftse Mib segnaliamo una prima resistenza a 17.400 punti, mentre in un orizzonte di medio periodo guarderemo ai 19.200 punti.
Quanto ai supporti il primo è quello dei 16.000/15.900 punti e successivamente l'attenzione si sposterà sui minimi dell'anno in area 15.000.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore del risparmio gestito ci sono dei titoli che sta seguendo con più interesse di altri in questa fase di mercato?

Partiamo da FinecoBank (MDD: FBK.MDD - notizie) che da inizio 2016 sta vivendo un anno non positivo per le quotazioni. Stiamo assistendo ora ad un ritorno sui minimi dell'anno a 4,75 euro che è il primo supporto da monitorare con attenzione e in caso di rottura di questo livello avremo un target successivo a 4,35 euro, corrispondente ai minimi di inizio 2015.

La prima resistenza da monitorare è sicuramente quella dei 5 euro, livello statico di un certo interesse che di recente non è riuscito a contenere le vendite che stanno caratterizzando FinecoBank.
In caso di ritorno al di sopra dei 5 euro avremo un primo target sui massimi relativi di ottobre a 5,54 euro.

Tra i titoli a minore capitalizzazione segnaliamo Banca Generali che negli ultimi mesi ha fatto molto bene spinto dai risultati record fatti registrare dalla società e da prospettive ancora più rosee per il gruppo.
A livello operativo abbiamo un primo supporto utile a 19,5 euro, mentre in ottica di più ampio respiro guarderemo al sostegno dei 16,5 euro. Le prime resistenze da monitorare sono a 22,3 euro e successivamente il livello statico dei 24 euro.

Nel settore automotive qual è il suo giudizio su due temi come Fca e Ferrari (Xetra: 30092157.DE - notizie) ? Quali indicazioni ci può fornire per questi due titoli?

Fca ha beneficiato del Trump trade ed è tornato con forza a superare i 7 euro, livello intorno al quale ora sta consolidando. Il titolo ha inviato un bel segnale tecnico e in caso di prosecuzione del rialzo avremo una resistenza a 7,5 euro.
Lo scenario opposto prevede un ritorno delle vendite su Fca che in tal caso avrebbe un primo supporto interessante intorno ai 6 euro.

Diverso il discorso per Ferrari che ha toccato nuovi massimi storici nella seduta di ieri oltre quota 50 euro. L'impostazione è sicuramente costruttiva dopo i minimi fatti registrare post quotazione nella prima parte dell'anno, quando i corsi sono scesi al di sotto dei 30 euro.

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Invito a monitorare Datalogic (Londra: 0E3C.L - notizie) che appartiene ad un settore colpito un po' dalle vendite dopo le elezioni americane. Il titolo dopo aver toccato nuovi massimi storici in area 19 euro è stato colpito da una serie di vendite con ritorno dei corsi fino all'area dei 17 euro. I due livelli da monitorare che potrebbero dare nuova direzionalità a Datalogic sono proprio i 17 euro, che in caso di rottura avrebbero come target i 15 euro, e i 19 euro, oltre i quali non è facile individuare un obiettivo ben preciso, ma segnaliamo in primis l'area dei 20 euro.

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