«Scoop», Gillian Anderson e Rufus Sewell nel film sull’intervista shock del Principe Andrea sul caso Epstein

Gillian Anderson e Rufus Sewell saranno protagonisti di un film sull’intervista disastrosa rilasciata dal Principe Andrea a Newsnight, intitolato «Scoop».

Nel novembre 2019, il reale britannico si è accomodato nel salotto di Emily Maitlis per parlare della sua amicizia con il defunto Jeffrey Epstein, condannato per abusi sessuali e traffico internazionale di minorenni, e per smentire di avere avuto dei rapporti intimi con una delle vittime Virginia Giuffre.

Già a luglio era stato annunciato che sarebbe stato prodotto un film Netflix sul fatto di cronaca e sulle dinamiche che hanno fatto sì che Newsnight si assicurasse l’intervista. Oggi è stato svelato il cast: Gillian interpreterà la giornalista britannica, mentre Sewell dovrà calarsi nella parte del Duca di York. Keeley Hawes sarà la segretaria privata Amanda Thirsk e Billie Piper avrà invece il ruolo dell’ex producer di Newsnight Sam McAlister, riuscito a negoziare e a strappare l’esclusiva.

«Scoop» è descritto come un «emozionante resoconto da dietro le quinte» dei meccanismi interni di Buckingham Palace e della BBC.

Secondo la trama, il film avrà al centro le donne che hanno sfondato l'establishment di Buckingham Palace per assicurarsi lo scoop del decennio che ha portato alla catastrofica caduta del cosiddetto «figlio prediletto» della Regina Elisabetta II.

«Scoop» verrà diretto da Philip Martin, già regista di alcuni episodi di «The Crown», sulla base di una sceneggiatura di Peter Moffat, che si sta occupando dell’adattamento del libro del 2022 «Scoops: Behind the Scenes of the BBC's Most Shocking Interviews» di Sam McAlister.

«Uptempo, coinvolgente e cinematografico, voglio portare il pubblico all'interno della sequenza mozzafiato di eventi che hanno portato all'intervista del Principe Andrea - per raccontare una storia sulla ricerca di risposte, in un mondo di speculazioni e ricordi variabili. È un film sul potere, il privilegio e le diverse prospettive e su come, sia in palazzi scintillanti che in redazioni hi-tech, giudichiamo ciò che è vero», ha dichiarato Martin in un comunicato.