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Scuola: 50 episodi di crollo nell'ultimo anno

Single desks are spaced out in a classroom after being delivered in view of the reopening of the school year, at the Augusto High School, in Rome, Tuesday, Sept. 1, 2020. Schools in Italy are scheduled to reopen Sept. 14 after over 5 months of closure due to the coronavirus pandemic. (AP Photo/Andrew Medichini
(AP Photo/Andrew Medichini

Cinquanta fra episodi di crolli, distacchi di intonaco, caduta di finestre, muri di recinzione ed alberi in prossimità delle scuole. Sono quelli che Cittadinanzattiva ha censito tra agosto 2019 e novembre 2020, dal 2013 si contano 326 episodi di questo genere, da settembre di quest’anno se ne sono registrati già 11.

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17.343 scuole (il 43% dei 40.160 istituti scolastici italiani) sono situate in zone a rischio sismico elevato (zona 1 e 2), zone in cui vivono 4 milioni e 300mila bambini e ragazzi. Di queste scuole, 4.176 hanno inoltrato richieste di finanziamento al Ministero dell’Istruzione per effettuare le verifiche di vulnerabilità sismica, ma le indagini finanziate sono 1.564 a fronte di 2.612 non finanziate (oltre il 60%) per mancanza di fondi.

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In riferimento all’emergenza sanitaria, molti istituti segnalano la carenza di docenti e di collaboratori scolastici. Fra i servizi “tagliati”, invece, c’è soprattutto quello di pre e post scuola (65%) e, ancora più grave, il servizio mensa in circa il 39% delle scuole e il tempo pieno nel 26%.

Sono alcuni dei dati che emergono dall’Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola, giunto alla XVIII edizione, presentato da Cittadinanzattiva in diretta streaming, con la partecipazione fra gli altri della viceministra Anna Ascani.

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