Scuola, allarme crolli: uno ogni tre giorni
Nelle scuole italiane c’è un crollo ogni tre giorni, come rivelano i dati di Cittadinanzattiva. Il periodo preso in considerazione è quello dello scorso anno scolastico, da settembre 2018 a luglio 2019 ed è il dato più alto mai registrato dal 2013. Gli asili nido presentano uno stato di sicurezza ancora insufficiente: solo due su cinque, infatti, sono in regola con le certificazioni.
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I crolli, nell’ultimo anno, sono stati 70, di cui 29 nelle regioni del Nord, 17 al Centro e 24 al Sud e nelle isole. Gli studenti feriti sono stati 17, mentre gli adulti 6. Questo il bilancio contenuto nell’ultimo rapporto di Cittadinanzattiva sulla sicurezza a scuola.
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Il rapporto di Cittadinanzattiva si concerta in particolare sugli asili nido: in Italia ci sono 11.027 strutture, frequentate da 320 mila bambini, ma solo due su cinque sono in regola con le certificazioni. Gli unici dati positivi sono sulla manutenzione: il 64% dei nidi è stato oggetto di interventi di manutenzione ordinaria (rispetto al 27% delle altre tipologie di scuole) e il 29% di quella straordinaria (solo il 19% per gli altri edifici scolastici).
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Per quanto riguarda il rischio sismico, appena il 15% dei nidi ha effettuato le verifiche di vulnerabilità (rispetto al 29% degli altri istituti), solo il 4% è stato migliorato sismicamente (rispetto al 9%), mentre solamente il 2% è stato del tutto adeguato sismicamente (5%).
Dai dati emerge un grave ritardo nell’utilizzo dei fondi per la messa in sicurezza delle scuole. Nonistante ci siano almeno 4 miliardi e mezzo destinati allo scopo, soltanto 1 miliardo e 600 milioni di euro circa sono stati effettivamente utilizzati o sono in fase avanzata di utilizzo.