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Scuola, il calendario dei rientri regione per regione

(Photo by Alessandro Bremec/NurPhoto via Getty Images)
(Photo by Alessandro Bremec/NurPhoto via Getty Images)

Da lunedì 18 gennaio le scuole superiori seguiranno le lezioni in presenza dal 50 al 75%, salvo diverse disposizioni regionali (Sicilia e Friuli). Riprenderanno, inoltre, le prove del concorso, purché non ci siano più di 30 candidati a sessione. Ecco le ultime novità contenute nel nuovo Dpcm che riguardano la scuola e il calendario, regione per regione, dei rientri in classe.

Regioni rosse

Nelle regioni rosse, Lombardia, Sicilia e provincia autonoma di Bolzano, sia chi frequenta le scuole secondarie di secondo grado, sia chi è iscritto alla seconda e terza classe delle scuole secondarie di primo grado (le medie) dovrà restare a casa a seguire le lezioni online. Alunni di scuole dell’infanzia e primaria potranno invece andare sempre a scuola, ovunque. Ma il governatore siciliano Nello Musumeci ha annunciato che “se fra due settimane le cose non dovessero cambiare, stabiliremo misure più restrittive e chiuderò anche le scuole primarie e le prime classi della media. E questo nessuno potrà impedircelo”. Per le medie interviene il discorso del colore della Regione: si va in classe nelle zone gialle o arancioni, vanno in aula solo gli studenti di prima nelle zone rosse. Ma ovviamente tutte queste disposizioni sono generali, perché le singole Regioni possono (e in effetti lo hanno già fatto) intervenire con disposizioni più restrittive.

Chi rientra lunedì 18

Il rientro degli studenti delle superiori è previsto lunedì in Molise, Lazio, Piemonte (al 50%), Emilia-Romagna, dove il Tar ha annullato l’ordinanza sulla dad, definendola illegittima. Anche il Tar della Lombardia si era espresso in questo senso, bloccando l’ordinanza regionale e imponendo il rientro in classe: ma in questo caso la decisione è stata superata dall’inserimento della Lombardia in zona rossa. In realtà pure il Tar della Sicilia - dove le lezioni online erano prorogate fino al 31 gennaio - era intervenuto, specificando che la didattica a distanza doveva essere solo temporanea. Ma senza indicare una data. E in ogni caso anche per la Sicilia con l’inserimento in zona rossa il rientro slitta.

Chi torna tra una settimana

Slitta ancora di una settimana il rientro in presenza degli studenti delle superiori in Umbria, in Campania e in Liguria, Puglia, su ordinanze regionali che prevedono la ripartenza il 25 gennaio. In Campania tornano lunedì solo gli alunni fino alla terza primaria. In Puglia, per il primo ciclo di istruzione, le famiglie potranno optare per la didattica digitale integrata, chiedendone l’attivazione alle scuole: lo dice l’ordinanza firmata questa mattina dal governatore Michele Emiliano.

Chi slitta al 1 febbraio

Marche, Calabria, Basilicata, Sardegna, Veneto, Friuli Venezia Giulia avevano già deciso il rientro l’1 febbraio. E il governatore del Friuli non ha cambiato idea, nonostante l’ordinanza del Tar che gli imponeva la riapertura, dopo il ricorso di alcuni genitori. In Friuli “io ho già in vigore un’ordinanza che prevede la didattica a distanza fino al 31 gennaio, al 100 per cento. Mi auguro a febbraio di poter tornare alla didattica in presenza con buona percentuale. Ma in questo momento certezze non ce ne sono, guardando l’evolversi del virus”. Secondo quanto si è appreso, il governatore starebbe lavorando a una nuova ordinanza che scongiura la decisione del Tribunale amministrativo e che potrebbe essere emessa già oggi. Anche in Basilicata, nonostante la zona gialla, lunedì non riapriranno le scuole secondarie di secondo grado. Stessa linea del presidente sardo Christian Solinas.

Chi è già tornato

I primi a tornare tra i banchi sono stati gli studenti superiori della provincia di Trento e della Valle d’Aosta, rientrati al 50% il 7, subito dopo le vacanze di Natale. Abruzzo e Toscana hanno riaperto lunedì 11 in presenza al 50%.

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