Se la commessa è sexy, gli uomini comprano di più: lo dice la scienza
I single tendono a comprare oggetti di lusso per fare colpo sulle assistenti alle vendite più attraenti
Quando la commessa è sexy, i clienti maschi mettono mano più facilmente al portafogli e spendono di più. Saggezza popolare? No, è scienza. Lo afferma uno studio di un gruppo di ricercatori universitari belgi e olandesi. La ricerca, denominata "Can buy me love" con evidente richiamo al titolo di una nota canzone dei Beatles, dimostra che se l'assistente alle vendite di un negozio è di bell'aspetto e indossa abiti provocanti, gli uomini, e più nello specifico i single, tendono ad acquistare prodotti costosi e di lusso per mettersi in mostra e catturare l'attenzione della commessa.
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Gli assunti scientifici alla base dell'indagine sono due. Il primo è la teoria di stampo darwiniano per cui il comportamento di ogni essere umano è influenzato dall'esigenza di riprodurre la specie. In questa prospettiva, i maschi preferiscono accoppiarsi con donne giovani e attraenti perché interpretano la bellezza fisica come un segnale di salute e fertilità. Il secondo punto di partenza teorico, strettamente collegato al primo, è che anche le pratiche di consumo sono condizionate dalle leggi biologico-evoluzioniste relative all'accoppiamento. La ricerca "Can buy me love" aggiunge però un particolare rilevante. I ricercatori dimostrano infatti che gli uomini, anche se inconsciamente, sono molto propensi ad attrarre le belle donne attraverso "mezzi indiretti di riproduzione", come per esempio il comprare oggetti di lusso. L'obiettivo è quello di dimostrare di essere persone ricche e fare in modo che le potenziali partner li scelgano come padri dei propri figli.
Lo studio è stato condotto coinvolgendo 133 uomini dall'età compresa tra i 17 e i 32 anni. Metà di loro sono stati accolti nel laboratorio di ricerca da una ragazza truccata e vestita in modo sexy (minigonna e top aderente) e hanno parlato individualmente con lei per qualche minuto. Anche all'altra metà è stato chiesto di scambiare due parole con la stessa donna, ma questa volta con i capelli legati, struccata e vestita in modo normale con jeans e maglietta. Dopo l'interazione con la ragazza, i membri dei due gruppi sono stati sottoposti alla visione di alcune immagini su un computer. Ognuna delle dieci schermate, mostrate per un solo secondo, conteneva sei oggetti, uno di lusso (auto di prestigio, penne pregiate, strumenti hi tech…) e cinque di uso comune (ombrelli, pettini, asciugamani e così via). Dopo ciascuna schermata, i partecipanti avevano 25 secondi per scrivere il maggior numero di prodotti che ricordavano.
I risultati del test sono stati soprendenti. Gli uomini impegnati in una relazione stabile, che quindi non erano in cerca di una partner, hanno ricordato, più o meno nella stessa proporzione, tanto i prodotti costosi quanto quelli di uso comune. Invece, i single del gruppo che aveva interagito con la ragazza vestita in modo provocante hanno notato ed elencato molti più oggetti di lusso rispetto a tutti gli altri uomini. E' questa la prova, conclude lo studio, che "la mera presenza di una donna sexy in un contesto di vendita può essere sufficiente ad aumentare le vendite di oggetti di lusso, in particolare verso i single". In ogni caso, come spiega Kim Janssens, una delle autrici della ricerca, "l'indagine indica che la prospettiva evoluzionista gioca un ruolo anche nel comportamento dei consumatori ma non bisogna sposare radicalmente questa posizione: anche la cultura e il tipo di istruzione ricevuta hanno una loro forte influenza, soprattutto in questo periodo storico".